“AMPLIARE IL REDDITO DI CITTADINANZA”: CE LO CHIEDE L’EUROPA

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“Ce lo chiede l’Europa”. Quante volte avete sentito questa espressione? Se generalmente anticipava misure “lacrime e sangue”, la rinnovata Unione Europea, più solidale e, finalmente, DAVVERO comunitaria, porta a nuovi orizzonti per la temuta frase.
Le raccomandazioni dell’UE all’Italia per ottenere sovvenzioni e prestiti a valere sul Recovery Fund, infatti, parlano di “fornire redditi sostitutivi e un accesso al sistema di protezione sociale adeguati per contrastare il rischio di povertà o esclusione sociale”. Sul punto, ovviamente, si fa espressamente riferimento al Reddito di Cittadinanza, che – cito la nota -, “ha già aiutato più di un milione di famiglie nel corso dell’ultimo anno e che può attenuare ulteriormente gli effetti della crisi migliorandone la diffusione tra i gruppi vulnerabili”.
Il RdC ha sicuramente dei problemi, come tutti i provvedimenti nuovi e che sono legati a doppio filo col mercato del lavoro, in un momento di crisi economica in cui il lavoro, giocoforza, latita. Tutto è perfettibile e anche noi siamo convinti che ci sia bisogno di alcuni aggiustamenti.
Tuttavia, a livello internazionale, sono TUTTI concordi nel sostenere una misura senza la quale MILIONI di persone in difficoltà NON avrebbero potuto, e non potrebbero, vivere dignitosamente.
Tutti, tranne in Italia…Guarda caso, uno dei pochi Paesi europei che, prima del nostro arrivo al governo, non prevedeva una misura di sostegno sociale di questo tipo…