Bovisa che cambia. Università e due parchi per il presente e il futuro della Goccia

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Ieri insieme al Sindaco Beppe Sala
e al Rettore del Politecnico Ferruccio Resta abbiamo presentato la delibera che porterà alla sottoscrizione degli accordi con l’università sull’area della Goccia alla Bovisa per realizzare il completamento del campus universitario e due nuovi parchi: il parco dei gasometri e il parco della goccia.
Si tratta di una grande area, alle spalle della stazione, fortemente inquinata e sulla quale, intorno agli edifici industriali abbandonati, è sorta una folta vegetazione non fruibile proprio per via dell’inquinamento.
Una prima parte di essa è stata recentemente bonificata: in questa parte sorgeranno (e inizieranno i lavori nei prossimi mesi) un nuovo edificio del dipartimento energia del Poli, il parco dei gasometri e i gasometri stessi saranno recuperati con strutture interne pensate ad hoc per l’università. Potenzialmente questo sarà uno dei simboli della Milano dei prossimi anni. Anche il lotto limitrofo, 1B, avrà una bonifica similare a quella fatta in questa parte, che è abbastanza invasiva, e sarà utilizzata sempre per l’università con alcune strutture e servizi sportivi nel verde.
In generale rispetto alle regole precedenti che prevedevano volumetrie e almeno il 10% dell’area destinata a verde, oggi tutte le strutture che verranno realizzate o recuperate sono afferenti al sistema universitario e le aree verdi saranno almeno del 65%.
Gli elementi successivi delle bonifiche prevedono infatti di concentrarsi da un lato sulla parte dove sono gli edifici abbandonati, dove gli effetti sul verde sono minimi e la bonifica consente di recuperare quegli edifici che da industriali possono essere brillantemente riconvertiti a universitari. Per quanto riguarda il resto del verde, che sarà il parco della goccia, l’intento è di procedere con bonifiche sperimentali diverse che preservino la vegetazione che si è creata negli anni e, se le verifiche sanitarie lo consentiranno, inizino a regolarizzare dei percorsi di attraversamento del parco in attesa che la qualità dei terreni migliori. Su questo stiamo lavorando con le università, col Cnr, con A2A perchè sia anche una occasione di sperimentare tecniche nuove di bonifiche.
Per quanto riguarda la prima parte, quella del parco dei gasometri, il Politecnico prevede un investimento di circa 100 milioni e ci vorranno circa 3 anni per fruire delle nuove strutture e del parco.
Abbiamo avuto richieste di approfondimento dai comitati di quartiere e nelle prossime settimane, prima delle sottoscrizioni definitive, ci confronteremo nuovamente con chi lo desidera.