Cartabellotta: “È il momento di una stretta rigorosa”

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Restrizioni più rigorose per contrastare il coronavirus e le sue varianti. Questo è il parere di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze, espresso nel collegamento con Non è l’Arena, trasmissione condotta da Massimo Giletti su LA7.

Al quesito posto da Giletti “È favorevole al lockdown?”, il medico palermitano ha dichiarato: “Quello che ho detto più volte è che abbiamo ancora un numero di casi attualmente positivi troppo alto. Il concetto non è ‘lockdown sì’ o ‘lockdown no’, ma è quella entità di restrizioni proporzionale a quello che è il livello di circolazione del virus che sia sufficientemente efficace ad abbattere la curva dei contagi e al tempo stesso a controllare varianti più contagiose”.

Detto questo, continua: “Se noi creiamo il ‘partito del lockdown’ e ‘delle non chiusure’, comportiamo ancora una volta una spaccatura all’interno degli esperti”. Secondo Cartabellotta: “il vero problema è la strategia che dobbiamo seguire. Se dobbiamo andare avanti per tutto il 2021 con la strategia stop&go, il sistema a colori delle Regioni modificando i criteri di assegnazione del colore, la durata di permanenza di ciascuna Regione, è una strada. Invece se dobbiamo perseguire una strategia più rigorosa, è evidente che questo è il momento ottimale per una stretta maggiore. Questo è il momento in cui abbiamo una copertura vaccinale minimale, abbiamo una circolazione del virus con imprevisti scarsamente prevedibili come l’impatto delle varianti”.