Il titolo dell’ultimo è Bus elettrici per la mobilità del futuro, addio a Co2

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Cina e Olanda al top. E l’Italia muove i primi passi

Dalla Cina alla Sardegna passando per l’Olanda: la mobilità diventa sempre più elettrica. Dalle città medie come Cagliari a quelle più grandi come Amsterdam sino alle megalopoli come Pechino, la strada è già tracciata e porta dritta verso le emissioni zero. È la tendenza confermata nel Mobility Innovation Tour a Cagliari, evento internazionale sulla mobilità e percorso di convegni con l’obiettivo di delineare le opportunità e le prospettive offerte dall’innovazione al mondo del trasporto pubblico. A confronto esperienze e progetti di aziende di trasporto pubblico locale come Atm Milano e Tper Bologna. Padrone di casa il Ctm di Cagliari con i suoi vertici, il presidente Roberto Porrá e il direttore generale Roberto Murru. Con loro partner industriali e anche punti di vista che arrivano dall’organizzazione internazionale del trasporto pubblico Uitp e dall’agenzia di trasporto pubblico del bacino di Amsterdam. E in Italia? Le aziende di trasporto comprano sempre più bus elettrici, ma Andrea Gibelli, presidente dell’associazione delle società di Tpl, Asstra, sottolinea che ci vogliono anche i soldi. “Servono almeno 500 milioni di euro all’anno per rinnovare il parco mezzi. Risorse da aggiungere a quelle del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, coniugando le esigenze della transizione ecologica e dell’abbassamento massiccio dell’età media degli autobus. Per questo la transizione all’elettrico su gomma richiede gradualità, buon senso e il riconoscimento per il nostro settore dello status di settore energivoro”. Obiettivo: ottenere gravi fiscali nell’acquisto dell’elettricità.