Coronavirus, divieto di spostarsi dal proprio comune

0
64

Un’ordinanza del ministero della Salute e dell’Interno pone il divieto di spostarsi da comune in cui ci si trova e sarà valida sino a nuovo decreto di Conte.

Il governo pensa a una nuova stretta per evitare un nuovo esodo di tutte quelle persone che, in virtù della decisione di bloccare le attività produttive non essenziali, potrebbero tentare di lasciare il nord per raggiungere i propri familiari. Da subito viene posto il divieto di lasciare il proprio comune.

“E’ vietato a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute”, si legge nell’ordinanza congiunta del ministero della Salute e del Viminale, che resterà in vigore sino a decreto del Presidente del Consiglio, come previsto dall’articolo 3 del decreto legge n.6 del 23 febbraio 2020 .
Divieto di esodo

Il sottosegretario agli Interni, Carlo Sibilia, ha puntualizzato la necessità dell’atto, per fermare un nuovo assalto ai treni da nord verso sud.

“In merito al divieto di spostamenti sul territorio nazionale -ha sottolineato il sottosegretario – è opportuno che i cittadini sappiano che già da oggi il Ministero dell’Interno e quello della Salute hanno sancito, con l’art. 1 e l’art 2 di una apposita ordinanza appena emessa, il divieto di ‘esodo’ verso le regioni del Sud Italia e, in generale, inibito gli spostamenti al di fuori della propria residenza” .

“Una misura che intende scongiurare – spiega Sibilia – un nuovo esodo che potrebbe compromettere gli effetti delle misure restrittive, messe in campo dal Governo per limitare la diffusione del Covid-19. Ancora una volta, invitiamo i cittadini ad attenersi a queste disposizioni in primis per la propria salute e poi per quella di tutti i loro cari e tutti i cittadini italiani: per il momento la priorità è la salvaguardia della nostra salute, più rispettiamo le regole e prima usciremo da questa situazione”.

La prima conseguenza del provvedimento è che le stazioni saranno presidiate per fermare i cittadini non autorizzati agli spostamenti. La misura è stata richiesta dai governatori delle regioni del Mezzogiorno