Europa: Fedriga, da trattati 1919 importante lezione per futuro Ue

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Fedriga

Trieste –  “Il tema dell’umiliazione dei vinti, che ha caratterizzato i trattati internazionali successivi al primo conflitto mondiale e che ha arato il terreno ai successivi drammi del Novecento, rappresenti un monito anche oggi, a cent’anni di distanza, affinché nessun popolo veda calpestati i propri diritti”.

Lo ha sottolineato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenendo al convegno internazionale “1919-2019: il Trattato di Saint-Germain-en-Laye e le conseguenze per il continente europeo”, organizzato a Trieste, presso la sede dell’Iniziativa Centro Europea, dalla stessa Ince in collaborazione con Regione Fvg e Unione degli Istriani.

Presenti all’evento, al fianco del segretario generale di Ince, Roberto Antonione, il vicesindaco di Trieste, Paolo Polidori, e il presidente dell’Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota.

“Diversamente da quanto accadeva in passato, il rischio oggi in Europa non è legato allo scoppio di nuovi conflitti armati – ha evidenziato il governatore – bensì all’ampliarsi delle disuguaglianze, sia tra i popoli che internamente alle singole comunità, a causa di speculazioni e assalti di carattere finanziario”.

“Le tensioni che ne derivano – ha proseguito Fedriga – minano alle fondamenta quel progetto di Europa unita che, pur nobile nelle premesse, non è però riuscito a entrare nel cuore dei cittadini a causa di decisioni spesso distanti dalla volontà della gente”.

Ecco perché, secondo Fedriga, il centenario del Trattato di Saint-Germain “offre a noi tutti una preziosa opportunità di riflessione sugli errori del passato e sulle analogie che intercorrono tra questi e l’odierno quadro economico, sociale e politico”.