Giornali e tivù rimpallano la discussione sull’Iva dentro la maggioranza

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Al ministro Gualtieri che aveva ipotizzato una rimodulazione delle aliquote si è contrapposta la voce fiera di 5 Stelle e Italia Viva secondo cui l’Iva non si tocca, punto.

Credo sia un bene che la maggioranza cerchi da subito buone sintesi per evitare turbolenze e spaccature quindi, nel mio piccolo, dico “bene tutto ciò che fa marciare il governo unito”.

Detto ciò penso anche un’altra cosa.

Che se il mio governo decidesse di abbassare l’aliquota Iva dal 4 all’1% (per dire, citando il premier Conte) su beni come pasta, pane, frutta, latte, e al contempo compensasse il gettito minore aumentando un po’ le aliquote di chi acquista una barca a vela o un diamante (che notoriamente è “per sempre”), ecco io mi alzerei in piedi ad applaudire.

Lo farei per due motivi.

Il primo è perché in quel modo l’Iva complessivamente non aumenterebbe e questo renderebbe tutti felici dentro la maggioranza.

Il secondo è perché sono passati non so quanti anni ma quella cosa di Don Milani sull’ingiustizia di fare parti eguali tra diseguali a me sembra sempre valida.