Il cardiologo che al telefono aiuta a prevenire l’infarto

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Sconfiggere l’infarto: questo l’obiettivo del servizio “Cardiologie Aperte”, il programma della Fondazione per il tuo Cuore che punta sulla prevenzione per ridurre l’impatto della prima causa di morte in Italia. A questo sono serviti i tre giorni di filo diretto tra pazienti e gli specialisti di Carate e Giussano, per fugare ogni dubbio o timore riguardo a questa patologia sempre più letale.

Il progetto prevede un’iniziale valutazione in ambulatorio, la consegna di un elettrocardiografo e l’invio ogni settimana del tracciato che il paziente, addestrato, fa da solo a casa. Quest’anno a causa della pandemia l’accesso agli ambulatori è stato limitato, per evitare rischiose situazioni di possibile contagio, portando così a oltre 20mila visitate di controllo saltate solamente durante il primo lockdown, che questo programma intende recuperare attraverso l’utilizzo della telemedicina. Per i casi più difficili o quelli più sospetti, ovviamente l’accesso in ambulatorio su prenotazione è consigliato dagli specialisti, ma è chiaro che fino a quando la situazione pandemica non si riuscirà a stabilizzare, questa è la strada da percorrere.

Un cambio di abitudini e di mentalità, specie per i pazienti più anziani, senza precedenti, che sta vedendo salire sempre più il numero degli specialisti aderenti (a ottobre erano 8, oggi se ne contano già 17), tra cui ovviamente i medici cardiologi lombardi, sempre in prima fila quando si parla di innovazione e cura del paziente.