La Posidonia oceanica è nostra amica

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Non è mia abitudine commentare i post ma in questo periodo ne compaiono alcuni che mi offrono la possibilità di chiarire certi eventi naturali che si verificano ciclicamente nel nostro mare e sulle nostre spiagge. Ciò che spesso si vede spiaggiato è in massima parte il residuo finale del ciclo vitale della “Posidonia oceanica”, una pianta superiore che vive in mare (non un’alga), che svolge diverse funzioni importanti per l’ambiente. Innanzitutto, con la sua presenza testimonia il buono stato di salute del mare. In acqua offre riparo ed un sito riproduttivo a molti pesci, crostacei e molluschi ed è, in assoluto, tra gli organismi fotosintetici marini quello che produce la maggior quantità di ossigeno che troviamo disciolto in acqua e che, successivamente, si libera nell’atmosfera. Nel suo ciclo vitale e di rinnovamento la Posidonia rilascia diversi prodotti che ritroviamo in superficie in mare e sulla riva in spiaggia. La decomposizione di questi prodotti genera spesso lunghi cordoni di sostanze organiche che galleggiano in acqua, sui quali può capitare che si fermino rifiuti di altro genere, come ad esempio le plastiche, dando la spiacevole sensazione di un inquinamento di carattere antropico.
Sulla spiaggia ritroviamo invece la parte fogliare e quella radicale della pianta che il moto ondoso accumula sulla linea di riva creando quei “cuscini di alghe” che alcuni identificano come sporcizia da rimuovere. Nulla di più sbagliato, perché a causa del moto ondoso, quel residuo spiaggiato impastandosi con la sabbia diventa un forte argine contro l’erosione della costa.
E’ pur vero che qualsiasi sostanza in decomposizione genera odori sgradevoli, ma è altrettanto vero che questo fenomeno è un tassello che fa parte del grande mosaico dei cicli biologici naturali che dobbiamo impegnarci a preservare in tutti i modi.
Forse ora, un po’ più consapevoli, potremo essere un po’ più tolleranti.
Buona estate a tutti…. Con le “alghe” in spiaggia ovviamente!