Milano Go – La città che si muove

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“I bisogni della città guidano lo sviluppo delle sue infrastrutture e a loro volta le reti infrastrutturali indirizzano lo sviluppo della città, per questo la mobilità a Milano sarà sempre più efficiente, interconnessa, accessibile e sostenibile”

Negli ultimi cinque anni si è accelerato un cambio di prospettiva e di visione importantissimo sulla mobilità. Noi lo abbiamo fortemente voluto e non solo assecondato. L’emergenza pandemia ci ha convinto ancora di più che cambiare il modo di muoversi è necessario e urgente. Continuare a ragionare in termini di mobilità solo urbana non ha più senso ed è miope: la città accoglie ogni giorno centinaia di migliaia milioni di lavoratori e di utilizzatori. Per questo, insieme ai Comuni che circondano Milano, a Città Metropolitana, alla Regione ma anche al Governo centrale stiamo lavorando su un territorio molto più vasto. I cittadini non guardano ai confini fra i Comuni e chiedono di coprire distanze fisiche sempre maggiori in modo agevole, di utilizzare mezzi di trasporto diversi ma interconnessi e di farlo in modo più sostenibile perché la consapevolezza che il benessere comincia dall’aria che respiriamo si è ormai diffusa.

Per questo abbiamo riformato il sistema tariffario del trasporto pubblico, insieme a Città metropolitana e molti Comuni e con l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del bacino di Milano e Monza, per più di 200 Comuni e oltre di 4 milioni di cittadini. Per la prima volta vi è un unico sistema tariffario, con un biglietto o abbonamento che vale dappertutto, su treno, bus, tram e metropolitana a Milano e fuori, in luoghi e sistemi che fino al 2018 non si parlavano nemmeno. Un sistema gratuito per tutti fino a 14 anni, e scontato fino a 27 anni, e con tariffe scontate per i giovani e gli anziani, per chi ha meno soldi o è disoccupato, per le famiglie: una vera rivoluzione, di cui si parlava da almeno 10 anni, diventata realtà. E per la prima volta grazie ad una società di Milano come ATM un sistema di tariffazione elettronica con carte di credito, universale.

Abbiamo cercato e trovato nuove risorse, risposte e soluzioni. Progettare e costruire una mobilità efficace, interconnessa, accessibile e green, vuol dire progettare e costruire la Milano di oggi ma anche quella di domani. I bisogni della città guidano lo sviluppo delle sue infrastrutture e a loro volta le reti infrastrutturali indirizzano lo sviluppo della città. Progettarle e realizzarle comporta scelte e responsabilità politiche, nel senso più alto, che per me si fondano su valori ben chiari: condivisione, partecipazione, servizio per tutti, facilità di vita, rispetto per l’ambiente. Non sono slogan ma decisioni concrete che hanno conseguenze sulla vita di ciascuno di noi sulla possibilità di spostarsi per andare al lavoro, a scuola, a trovare gli amici o fare sport. Per questo abbiamo voluto investire per il futuro.

Nei prossimi mesi inizierà a viaggiare la M4, che si completerà a fine 2023, la quinta linea metropolitana che unisce la citta da est a ovest e collega l’aeroporto di Linate a San Cristoforo. Ma nello stesso tempo stiamo lavorando a numerosi prolungamenti di metropolitane e metrotranvie: nel 2030 avremo oltre il 50% di chilometri di rete in più e passeremo dagli attuali 127 a 195 chilometri: la M1 a Monza Bettola; la M1 a Baggio Olmi; le metrotranvie della Brianza Limbiate e Desio-Seregno, la metrotranvia nord (tram 7) fino ad Adriano e Gobba, ma anche al Pronto soccorso dell’Ospedale di Niguarda; la metrotranvia tra Repetti M4 e Rogoredo M3 e poi fino alla M5 a Monza. Tutte opere progettate e finanziate con circa 2 miliardi di euro: ora si tratta di realizzarle e portarle a compimento.

Ma la città ha anche bisogno delle piccole ma importanti ricuciture dei bus tra i quartieri come il 14, la 35, 41, 45, 47, 63, 64, 70, 77, 80, 82, tutti micro potenziamenti attesi dai cittadini dei quartieri.

Non è indifferente scegliere, ogni mattina, se usare l’auto, le reti di trasporto pubblico, la bici, o uno scooter elettrico, magari in sharing. Serve ascoltare, “battere” la città quartiere per quartiere, dotarsi di strumenti adeguati di governo e fare scelte di futuro. Il raddoppio dello sharing dalle auto, agli scooter, alle bici e ai monopattini e sempre di più tutto elettrico. Ma il ricambio verso l’elettrico riguarda anche le auto e i furgoni di proprietà 13,5 milioni di euro erogati a cittadini, imprese, partite IVA e terzo settore: per cambiare veicolo, per svoltare verso l’elettrico, oggi.

La città è fatta di strade e piazze, carreggiate e marciapiedi e pensare su vasta scala non ci impedisce di lavorare sulla mobilità quartiere. Con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, il Piano Aria Clima, il Piano di Governo del Territorio stiamo portando costruendo equilibri con più pedonalità, verde, ciclabilità e spazi di vita non solo in centro ma nei tantissimi centri dei quartieri.

L’obiettivo di una “città a 15 minuti” significa vivere a portata di famiglie con i vantaggi di una metropoli internazionale ma anche quelli di un paese, recuperando antiche centralità. E’ un processo in divenire che finalmente sovverte le logiche superate dei quartieri dormitorio del dopoguerra. Lavoriamo su vecchie piazze, talvolta lasciate all’arbitrio della sosta selvaggia, dando loro nuova vita, regalando spazi verdi e aree gioco ai bambini delle scuole e rivitalizzando negozi e bar. Così nascono le “strade aperte” e le “piazze aperte”, perché questi sono luoghi di vita e non solo di passaggio, in sicurezza.

La revisione del codice della strada consente all’amministratore di sperimentare nuove soluzioni più flessibili e spesso già adottate con successo in molti paesi del mondo. Lo facciamo anche a Milano con prudenza ma entusiasmo, per esempio in corso Buenos Aires dove la ciclabile è percorsa ogni giorno da una media di 8 mila ciclisti e monopattinisti.

Così è nato un piano straordinario di ciclabilità con una rete di 15 radiali dal centro al confine comunale e tre circolari: navigli, filoviaria e “Abbracciami”, 100 chilometri di ciclabili, per raggiungere in primavera 2021 una rete totale di 324 chilometri di percorsi ciclabili.

Anche la sosta va ripensata con più parcheggi di interscambio e parcheggi per residenti in struttura: abbiamo realizzato più di nuovi 1.000 posti di interscambio e stiamo lavorando a 6-7 nuovi parcheggi interrati per residenti, oltre a pensare come utilizzare di più gli esistenti per i residenti. E anche per questo abbiamo tracciato le strisce blu in tanti quartieri per tutelare chi ci abita.

Ma la città è un organismo vivo che richiede attenzioni per mantenerlo e migliorare la sua efficienza, così ci siamo presi cura delle nostre 4 mila strade e piazze, abbiamo nel 2020 raddoppiato le risorse per la manutenzione con 50 milioni di euro in un anno. Abbiamo progettato e avviato la realizzazione di 30 progetti di riqualificazioni di quartieri con le zone 30, gli incroci, porzioni di strada, attraversamenti pedonali. Ma non solo nei quartieri. Anche la M4 è un’occasione per riqualificare la superficie lungo tutto il percorso: da Forlanini all’asse Argonne-Susa-Tricolore, S.Babila e Largo Augusto, Sforza, S.Sofia, De Amicis, S.Vittore, Foppa, Lorenteggio, Tirana, Ronchetto sul Naviglio.

La cura della strada passa anche dalla qualità dell’illuminazione: dal 2018 al 2021 più di 15 milioni di euro per potenziare l’illuminazione nei quartieri e nei giardini.

Marco Granelli
Assessore a Mobilità e Lavori pubblici