Orlando: “Il problema non sono i sondaggi, ma la vita reale delle persone”

0
81

Fondi europei e dialogo con Forza Italia

Sui fondi europei “una maggioranza alla fine ci sarà. In tutti i casi il dialogo con FI sui temi fondamentali va coltivato con attenzione. Non stiamo progettando i prossimi mesi, ma i prossimi decenni. L’unità delle forze che si riconoscono nella prospettiva europea è un valore”.

“La pandemia ha messo in luce gli interventi necessari al nostro Sistema sanitario nazionale. Non possiamo perdere questo treno”, sottolinea Orlando.

Il lavoro del Governo e la sua tenuta

Guardando al governo, “il punto non è se Conte decide da solo o in compagnia, il punto è che si decida. Non abbiamo gelosie, abbiamo preoccupazioni sul fatto che i dossier si sommino, piuttosto che si chiudano”, spiega Orlando, che sull’ipotesi di rimpasto assicura: “Non siamo interessati a discutere di organigrammi, ma di cose da fare. Conte si rafforza aiutandolo tutti a sciogliere i nodi e a cambiare passo sui dossier, da come utilizzare i fondi Ue, alla scuola, con la massima costruttività e lealtà”. Sulla tenuta della tregua tra Zingaretti e Conte, “abbiamo raccolto una disponibilità al confronto a 360 gradi. Si è stabilito un metodo e si sono definite delle tappe sui dossier aperti, quel che chiedevamo quando abbiamo posto il tema degli Stati generali dell’economia”, dice Orlando.

Le Regionali di settembre

In merito alle Regionali, e all’appello del premier al M5s, “entrare in campagna elettorale mentre il governo è chiamato ad affrontare grandi difficoltà, con le forze politiche che lo sostengono in competizione tra loro, non è il migliore degli scenari”, commenta Orlando. “Conte ha dato una scossa salutare, e per noi, fino all’ultimo momento utile, la porta per l’allargamento delle coalizioni è sempre aperta”.

I sondaggi su Palazzo Chigi

” Il consenso è una forza. Siamo stati noi i primi a scommettere su Conte riferimento di una coalizione. Ma più dei sondaggi, che in autunno possono cambiare, per Conte e per noi, c’è il problema della vita reale degli italiani. Questa è la spinta che ci muove”. Per evitare la spallata di Salvini bisogna “fare le cose. Il dl Semplificazioni è una prima risposta importante. La cosa peggiore sarebbe litigare su come impiegare le risorse. Va raccolto l’invito dei sindacati a stringere un patto sociale”.

Legge elettorale

“La nota congiunta dell’8 gennaio testimonia che tutte le forze di maggioranza erano consapevoli della mostruosità che deriva dal combinato disposto tra taglio dei parlamentari e Rosatellum. Milioni di italiani resterebbero senza rappresentanza. Se c’è stato un cambio di opinione è bene dirlo, ma il tema non può essere rimosso”.

Semplificazioni e condoni

“Accelerare sacrificando le regole europee che garantiscono trasparenza e concorrenza rischia di introdurre brutte sorprese e non è detto consenta di fare piu veloce. Piuttosto abbiamo insistito per gli interventi che frenano l’assunzione di responsabilità dei dirigenti”, spiega il vicesegretario, che sullo stralcio dei condoni sottolinea: “I condoni non mi paiono accelerazioni e un conflitto con le normative Ue a scapito della concorrenza, proprio quando in Europa si discute del sostegno da dare alle economie, può fornire argomenti a chi guarda con pregiudizio ai Paesi del Sud e non vede l’ora di fare una caricatura dell’Italia”.