Paragone: “Recovery Fund? Sono 4 spicci e non si sa neanche se e quando arriveranno

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ll senatore Gianluigi Paragone, fondatore di “No Europa per l’Italia – Italexit con Paragone”, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Riguardo al suo nuovo partito. “Questo partito arriva proprio nel cosiddetto apice dell’epifania europeista –ha affermato Paragone-. Io non vedo l’ora di essere smentito e che l’Europa faccia capire ai cittadini che i soldi che stanzia arrivano direttamente nelle tasche delle famiglie, degli imprenditori, degli artigiani. Se però questi soldi non arrivassero, andate a citofonare a tutti quelli che stanno raccontando la favola dei soldi. Quindi presto faremo i conti e secondo me il futuro sarà drammatico. Il -12% del pil vuol dire che se perdi lavoro a 45 anni non lo trovi più. C’è la bomba sociale dell’immigrazione, che è funzionale ad un’Europa che vuole consumare i diritti dei lavoratori. Da qui a dicembre, per fare -12%, se uno è senza lavoro, chiude la sua attività, vorrà dire che tutti i debiti che ha con le banche non riuscirà ad onorarli. Le banche si ritroveranno una platea grandissima di gente che non potrà pagare i mutui, quindi a dicembre si rischia un nuovo intervento per salvare il sistema bancario. L’evoluzione economica del Paese sarà molto grave. Perché a fronte della crisi finanziaria devo assistere rassegnato al declino della piccola impresa, del commercio e dell’occupazione? Purtroppo tutte le misure assistenziali post-Covid rispetto al lavoro non hanno coperto neanche il 70%, i famosi prestiti bancari con garanzia dello Stato sono rimasti una scatola vuota a meno che non ti chiami Elkann”.

Sul Recovery Fund. “Innanzitutto deve essere approvato da tutti i parlamenti dell’UE e se sarà approvato bisognerà vedere quando. Secondo me l’Olanda avrà difficoltà ad approvarlo perché il parlamento si sta spaccando. Se i parlamenti dicono che questo strumento non funziona si riparte da capo. E comunque si tratta di 4 spicci, se consideriamo quello che ha fatto la Fed in America”.

Sul Mes. “Ho suggerito a Casalino di farsi spiegare bene come mai il suo fidanzato è finito nel casino del trading online, così capirebbe bene l’inganno dei mercati finanziari. Sembra che il fidanzato di Casalino sia rimasto attratto dalla fish d’ingresso del trading online, è la stessa cosa che succede nei casinò. I mercati sono sviluppati sull’algoritmo dei giochi. Il Mes è la stessa cosa. Loro ti invogliano ad entrare nel meccanismo così non ne puoi più fare a meno e rimani intrappolato nell’indebitamento rispetto al creditore senior. Così finchè non rientrerai nel debito dovrai accettare le condizioni di quel creditore. Ecco qual è il veleno mortale di questa roba”.

Sulla possibile alleanza con la Lega. “Io non credo assolutamente all’idea che l’Europa possa essere corretta. Mi trovo spesso d’accordo con Borghi e Bagnai così come sono d’accordo col centrodestra sulle modalità del controllo delle frontiere. Certo, se dovessero votare Draghi presidente della Repubblica allora lì non sarei d’accordo. Io ho l’obiettivo di realizzare l’uscita dell’Italia dall’UE. Se per realizzare questo obiettivo devo allearmi con Marylin Manson io mi alleo pure con lui”.