Regionali, Toti: “Non resto in carica oltre luglio, inetti temono di andare a casa”

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GENOVA – Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, annuncia di non voler restare in carica oltre luglio. “Cioè tra quasi tre mesi, quando gli italiani lavoreranno, pagheranno le tasse, i mutui, gli affitti, ma c’è chi pensa non possano però votare”. Il governatore ligure lo comunicato sul suo profilo Facebook commentando il possibile rinvio del voto regionale in autunno.

“In questi mesi ho lottato contro il virus, vivendo chiuso nel mio ufficio, ma senza la possibilità per i cittadini della Liguria di scegliere non resterò in carica un’ora in più del primo momento utile per il voto”. Così “Il Governo, che ormai si crede onnipotente, deve far votare gli italiani, nel minuto stesso in cui questo sarà possibile. Sarebbe un furto di democrazia. E spero che il presidente Mattarella, sono certo della sua sensibilità, eviti un simile scempio”, ha detto Toti.

“Non vorrei che qualcuno pensasse a un Paese dove i cittadini vivono di sussidi, non possono muoversi da casa e vanno a votare quando conviene ai 5 Stelle e ad alcune forze di Governo che non hanno più un voto. Noi ci battiamo per un Paese dove far ripartire il proprio negozio sia un diritto, muoversi sia una possibilità per tutti, vivere del proprio lavoro sia un’opportunità per tutti. C’é chi pensa che a luglio, quando gli italiani lavoreranno, pagheranno le tasse, i mutui, gli affitti, non possano però votare. Nella speranza che, magari, salti anche la chiamata alle urne in autunno”, ha aggiunto il governatore ligure.

“Così, dopo aver scippato il voto per il Parlamento, qualcuno pensa di poter cancellare anche il voto per le Regioni. Sapendo di non avere la fiducia di nessuno, spera di tenere la poltrona in eterno, senza mai passare dal giudizio degli elettori. Il virus non può essere una scusa per trasformare questo Paese in un posto dove i cittadini non scelgono più nulla perché, se scegliessero, tanti inetti e incompetenti andrebbero a casa e rinuncerebbero ai loro privilegi”, ha ribadito Toti.

Nel frattempo il governatore ha assicurato che domenica (10 maggio) sarà pubblicata una nuova ordinanza che sostituisce quella presente sulla cosiddetta Fase 2 dell’emergenza coronavirus. “La stiamo concordando con gli altri governatori in modo tale che sia coordinata e uniforme”, ha detto. L’obiettivo di una riapertura complessiva è certamente ormai più verso il 18 maggio che non prima, anche se non è escluso che qualcosa possa riaprirsi gradualmente verso la settimana prossima.

Il nuovo provvedimento sarà quindi “nel solco del Dpcm” e non conterrà, secondo quanto trapela, nuove aperture per attività economiche. “Non faremo forzature, sempre che il Governo mantenga il suo impegno a consegnare i poteri alle Regioni. Ci sarà un po’ di spazio in più per alcune attività motorie, per chi va alle seconde case o alle barche, qualche autorizzazione in piu’ sulle attivita’ commerciali che probabilmente incominceranno ad aprire il lunedì successivo. Ci confronteremo con gli altri governatori per prendere decisioni comuni”, ha concluso Toti.