Serie A, Sampdoria-Inter 2-1: gli ex Candreva e Keita sgambettano Conte

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L’Inter è caduta in casa della Sampdoria perdendo 1-2 e fallendo il sorpasso sul Milan in vetta alla classifica. Giornata storta per i nerazzurri iniziata con il rigore sbagliato all’11’ da Sanchez con successiva traversa di Young sulla respinta. Due ex di turno poi, Candreva su rigore al 23′ e Keita Balde al 38′, hanno battuto Handanovic già prima dell’intervallo. Nella ripresa l’Inter ha provato a riaprirla con De Vrij, ma senza riuscirci.

LA PARTITA

Antonio Conte una promessa non l’ha mantenuta, quella di rendere l’Inter meno “pazza”. Nella pioggia del Ferraris e in un campo decisamente pesante, l’Inter è caduta in casa della Sampdoria nella giornata in cui vincere, con un Milan-Juventus da giocare in serata, avrebbe avuto un valore ben più importante del possibile sorpasso in vetta alla classifica. I blucerchiati di Ranieri invece hanno vinto 2-1 giocando la solita partita ordinata, senza strafare e capitalizzando al meglio le occasioni che la sfida ha consegnato loro. I volti sorridenti della giornata, beffa delle beffe, sono due ex nerazzurri come Candreva e Keita, ma la seconda sconfitta in campionato ha confermato che questa Inter senza Lukaku fatica terribilmente.

Nel primo tempo è successo praticamente di tutto da una parte all’altra del campo e i segnali che la giornata non fosse proprio delle più promettenti in casa nerazzurra sono arrivati già nei primi dieci minuti, dominati per palleggio e intensità per la verità. Dopo un tiro dal limite deviato in angolo da Audero con un volo sotto la traversa, Skriniar ha sfiorato il palo sul corner seguente in cui però Thorsby ha toccato il pallone col braccio concedendo – con il richiamo del Var – un rigore all’Inter; dal dischetto Sanchez si è fatto ipnotizzare da Audero, che non parava un rigore da un anno e mezzo, e sulla respinta la conclusione di Young da pochi passi ha centrato il palo. Lo shock ha cambiato il volto della gara con la Sampdoria che ha saputo prendere coraggio aumentando il possesso palla e le giocate, sfruttando al meglio le occasioni capitate. Al 15′ Tonelli ha centrato la traversa, poi Candreva – dopo aver sprecato una punizione dal limite – ha siglato il vantaggio su rigore dopo il fallo di mano di Barella in area. Testa avanti per i blucerchiati che non ha portato a una reazione veemente dell’Inter, priva del punto di riferimento offensivo, ma che ha invece dato serenità alla Samp capace al 38′, con una grande giocata di Darmsgaard su Bastoni, di raddoppiare con la deviazione di Keita Balde. Prima dell’intervallo Sanchez e Martinez hanno provato a riaprire la sfida, sfiorando il bersaglio di pochi centimetri. Altro segnale.

Nella ripresa l’inserimento di Perisic per Young non ha dato la scossa che Conte si sarebbe aspettato, ma mentre la Sampdoria ha arretrato completamente il proprio raggio d’azione affidandosi alle ripartenze pericolose di Candreva, Darmsgaard e Jankto – bravo Handanovic sul suo destro -, l’Inter ha provato a sfruttare le palle alte e le fasce laterali, mettendo Hakimi in condizione di far male sulla destra contro Augello ma senza mai trovare la giocata giusta con Lautaro, più volte bravo in anticipo su Colley, ma mai preciso. L’ingresso di Lukaku al 63′ ha cambiato la strategia di gioco dei nerazzurri, ma è stato di De Vrij al 65′ il colpo che ha ridato speranza – poi rimasta illusione – alla squadra di Conte. Nella mezz’ora finale i colpi di testa di Lukaku e Perisic non hanno trovato il bersaglio, facendo partire la carovana dei rimpianti.