Siamo già al 2,9-3% di deficit sul Pil per l’anno in corso

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Ma, è evidente che i 6,3 miliardi aggiuntivi previsti per il 2020 sono soltanto il primo passo di un cammino lungo e impegnativo.
Sono necessarie decine di miliardi in più per potenziare il Servizio Sanitario Nazionale, per l’anno in corso e i successivi, per garantire i servizi di pubblica sicurezza, per sostenere il reddito, anche dei lavoratori autonomi e professionisti, per rinviare e cancellare pagamenti di imposte e contributi, per cancellare le clausole di salvaguardia. Il nostro debito pubblico è in ripidissima salita verso livelli insostenibili. È necessario e urgente che il governo proponga al Consiglio europeo di dare alla Bce la possibilità di fare, per un periodo limitato, il prestatore di ultima istanza, direttamente agli Stati, come tutte le banche centrali del mondo, al fine di sterilizzare gli effetti sul debito pubblico degli interventi per la ricostruzione dell’Italia.