Sono trascorsi 57 anni dalla tragedia del Vajont

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La diga è ancora lì, intatta, nonostante l’impatto con la frana, con l’acqua e detriti. Nonostante la tragedia la diga è li. È un monito. Quasi a dire “Potete essere bravi quanto volete, ma non scherzate con la natura. Non pensate solo a voi stessi e al vostro profitto. Se non si rispetta la natura verrete spazzati via.” Ed è proprio ciò che è successo in Vajont a causa dell’incapacità dell’uomo di riconoscere i propri limiti rispetto alla natura e della superficialità di chi ha ignorato i segnali del Monte Toc. Un disastro che ha provocato più di 2000 vittime innocenti. Questa è una giornata di silenzio e riflessione. È stato toccante commemorare le vittime al cimitero monumentale di Fortogna. Tra loro 25 bambini ancora nel grembo delle loro madri ed anche i nostri vigili del fuoco volontari. Guai ad ignorare il messaggio del Vajont. Le vittime sarebbero morte invano. I vigili del fuoco avrebbero lavorato 72 giorni consecutivi per nulla. Dal Vajont dobbiamo trarre la forza per rendere la nostra economia e la nostra vita rispettosa dell’ambiente e delle sue leggi. È questa la sfida per la sicurezza e il futuro dei nostri territori.