Stefano Lepri : “Giuseppe Conte ha appena finito il suo intervento alla Camera

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Anzitutto, il Presidente del Consiglio dei ministri ha ricordato il difficilissimo lavoro svolto dal Governo nel contrasto alla pandemia. Più di cento miliardi di maggiore indebitamento sono stati complessivamente impegnati a potenziamento della sanità, a sostegno dei lavoratori e a ristoro di mancate entrate, costruendo così una fondamentale cintura di protezione. Tutta politica è stata la capacità di convincere l’Unione europea a stanziare risorse eccezionali per il rilancio dell’economia e per la coesione sociale. Molte misure sono state confermate o potenziate, come gli aiuti all’edilizia o il programma Industria 4.0. A partire dal primo di luglio partirà l’assegno unico per i figli. Ci sono nella legge di bilancio molti sostegni per l’economia e il lavoro, come la decontribuzione totale per i nuovi assunti. La transizione verde e quella digitale saranno accelerate, grazie al Recovery Plan. Anche le forze di opposizione hanno contribuito ad affrontare la pandemia, ad esempio proponendo misure a sostegno del lavoro autonomo. Tutto ciò fino a quando Italia Viva si è astenuta sul Recovery e ha ritirato le sue ministre. Deve quindi essere il Parlamento il luogo in cui chiarire. Perché – secondo Conte – non c’è alcun plausibile fondamento a questa crisi, che rischia di causare danni notevoli sul piano economico e della reputazione dell’Italia. Adesso si volta pagina. Ci sono moltissime sfide (anche per il welfare e per la valorizzazione del terzo settore) davanti a noi, che Conte ha ben illustrato. Ma tutto ciò richiede una chiarezza tra i partiti. Stasera alla Camera si vota la risoluzione. Domani sarà la volta del Senato. Sono ore decisive per il futuro dell’Italia.”