SUL ARTE di Line Danielsen

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Anteprima sulla festa delle donne

Come donna norvegese in carriera in Italia da molti anni, Line Danielsen (pittrice e scrittrice) ha le idee chiare sul arte. Oggi racconta i suoi pensieri sul ruolo femminile nella società moderna italiana.

Da molte donne ancora oggi, non ci si aspetta intellettualmente niente ahimè ma nel caso, da questo fatto andrebbe tratto un vantaggio perché potrebbe essere visto come un opportunità: di essere pienamente libere. Non c’è parità di diritti in Italia e non si capisce perché.

Forse la risposta si trova nel fatto che non c’è parità di dignità fra uomo e donna?

Temo che non ci sia desiderio di rivalutare i ruoli in Italia e allora lasciamo che la festa delle donne sia un inno all’universo femminile invece che la lotta sindacale che originariamente era ed sostanzialmente dovrebbe essere dal mio punto di vista da norvegese. Una donna in Italia, per affermarsi deve necessariamente lavorare il doppio, perché da una Donna con la “D” maiuscola, si pretende che tenga assieme l’universo, con stile ovviamente. Stiamo parlando di stereotipi e ci sono molte realtà al di fuori di queste. Per esempio il mio caso, vivo queste realtà per scelta e mi piace anche molto devo dire essere una donna all’antica che trascorre molte ore a cucinare e avere cura del nucleo familiare. Anzi ritengo proprio che risolverebbe molti problemi della società moderna se le donne tornassero ad creare una bella atmosfera. Le donne sono piene di risorse fondamentali per costruire il nostro futuro. Io sono dell’avviso che la creatività sia la risposta giusta per uscire da questo momento d’incertezza.

Line Danielsen

La bocca (100×70 cm. Olio su tela) rappresenta da sempre la sensualità e il desiderio. Il fumo che esce lieve da questa bocca pare che anticipa ciò che sta per avvenire e dunque può essere anche vista come simbolo del “campo di battaglia” del momento. È attualmente parte della mostra “coriandoli di desiderio” di Line Danielsen, nelle vetrine della storica sede della Banca Sella in piazza Castello a Torino.

Reset (70×50 cm. Tempere e pastelli)
Si solleva una colomba in volo che pare passare da una realtà all’ altra, attraverso uno specchio. Se la colomba viene interpretata come un pensiero libero allora ci trasporta via da un alto mare, verso piazze calde e cattedrali dove ripartire.

Sognare Venezia (60×80 cm. Acquarello)
L’introspezione al tramonto in cui riaffiorano desideri e ricordi. Una nostalgia dolce che porta a riaffermare la nostra voglia di vivere intensamente, sempre e ancora.

Orizzonti (70×100 cm. Pittura ad olio e pastelli ad olio su tela)
Addentriamo in vari stati d’animo, fra stagioni diverse. Lo sguardo può girovagare dal tramonto all’alba. Ovunque si intravedono volti e viandanti, amanti e pensatori.

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