Tridico (Inps), dal 31 marzo il via alle domande per i bonus

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Settimana prossima, dal 31 marzo in poi si potranno presentare le domande per i bonus con una procedura di accesso unica, con Pin semplificato”. A confermarlo il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, in una intervista pubblica su Il sole 24 ore di oggi. “Chi non ha il Pin lo chiede sul nostro portale e riceve sul cellulare la parte completa del codice – precisa, rispondendo alle domande di Davide Colombo –. Saltiamo i tempi della spedizione postale. E questo vale per i bonus da 600 euro per tutte le categorie indicate nel decreto: partite Iva, autonomi, agricoli, turismo, spettacolo, ma anche badanti, lavoratori occasionali, stagionali. Anche il nuovo baby sitting, che dovrebbe riguardare una platea di 220mila beneficiari ha una procedura semplificata. Il bonus arriva a mille euro per le categorie degli operatori sanitari, degli ospedalieri e del personale delle Forze dell’ordine coinvolte nell’emergenza”.

Sulle modalità di pagamento, il Presidente di Inps precisa: “I pagamenti dei cinque bonus/indennizzi del decreto Cura Italia verranno pagati direttamente su Iban del beneficiario. Invece, il bonus baby sitter si eroga attraverso una versione molto semplificata del Libretto famiglia, che verrà caricato direttamente dall’Inps su richiesta della famiglia per 600 euro (incrementati a 1.000 euro per il personale ospedaliero), per permettere alla famiglia di pagare i voucher alla baby sitter”.

Il presidente dell’Inps ha anche voluto ribadire che non ci sarà nessun click day per l’inoltro delle domande: “Io parlerei di giorno di inizio per fare domanda. Non c’è fine e non c’è da fare nessuna corsa. I bonus partono ora e restano in campo per tutto il tempo necessario e saranno finanziati nuovamente se l’emergenza dovesse prolungarsi e con essa il lockdown in corso”.

Tridico ha anche confermato che per quanto riguarda i nuovi congedi parentali COVID-19 l’Istituto “è operativo”. Già ricevute oltre 100mila domande. “Vale ricordare – ha precisato – che si tratta di una alternativa al bonus e vale per lavoratori dipendenti, autonomi e per quelli iscritti alla gestione separata: 50% di retribuzione coperta per chi sta a casa ad accudire figli con età minore ai 12 anni e nessuna integrazione per chi ha figli di età superiore”.

Per il nuovo congedo ex legge 104, destinato ai lavoratori con un invalido da accudire, “l’estensione è di 12 giorni, che sommati ai tre mensili già previsti fanno salire il permesso di assenza dal lavoro a 15 giorni, che possono essere chiesti anche in continuità a far conto dal 5 marzo scorso e fino a tutto il mese di aprile. Prevediamo una platea di circa 400mila persone e la misura è al momento finanziata per 590 milioni di euro. Abbiamo riconosciuto la prestazione anche ai lavoratori con una disabilità propria, non solo per chi ha familiari da assistere”.

E sulla cassa integrazione?

Tridico: “Le procedure sono già online, anche qui con codice Covid-19 semplificato. Sulla cassa in deroga le Regioni stanno definendo le ripartizioni territoriali, le risorse in campo sono per 3,3 miliardi, cui si aggiunge 1,8 miliardi per la cassa ordinaria e Fis. Le risorse sono sufficienti per assicurare tutte le aziende in crisi, per 9 settimane. Se la crisi perdura, cosa che scongiuriamo tutti, il governo ha già garantito che arriveranno nuovi finanziamenti. Le procedure sulla cssa ordinaria sono consolidate, tra istituto, le aziende e gli intermediari. La domanda può essere presentata per periodi decorrenti dal 23 febbraio al 31 agosto 2020, utilizzando la nuova causale denominata “Covid-19 nazionale”. Le aziende non dovranno fornire alcuna prova in ordine alla transitorietà dell’evento e alla ripresa dell’attività lavorativa né, tantomeno, dimostrare la sussistenza del requisito di non imputabilità dell’evento stesso all’imprenditore o ai lavoratori. Conseguentemente, l’azienda non dovrà redigere e presentare in allegato alla domanda la relazione tecnica ma solo l’elenco dei lavoratori beneficiari. Le aziende potranno chiedere l’integrazione salariale per ‘Emergenza Covid-19 nazionale’ anche se hanno già presentato una domanda o hanno in corso un’autorizzazione con altra causale. Il periodo concesso con causale ‘Emergenza Covid-19 nazionale’, infatti, prevarrà sulla precedente autorizzazione o sulla precedente domanda non ancora definita. Queste ultime saranno annullate d’ufficio per i periodi corrispondenti. La cassa in deroga è concessa con decreto delle Regioni. Le Regioni inviano all’Inps, in modalità telematica, tramite SIP, la lista dei beneficiari e si effettua pagamento diretto”.