Tumore al seno, Gallera: in Lombardia sarà curato in centri di eccellenza

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Giunta approva parametri per garantire la migliore assistenza
Ecco la ‘Rete Regionale’ con le ‘Breast Unit’ autorizzate

“In Lombardia il carcinoma mammario, il tumore al seno, da qui in avanti sarà curato in centri di assoluta eccellenza (le Breast Unit) che si prendano cura della donna in tutte le fasi della malattia, dalla diagnosi alla riabilitazione psicofunzionale. Si tratta di una evoluzione strutturale del nostro sistema che recepisce non solo le indicazioni legislative ma soprattutto le evidenze della comunità scientifiche mettendo in rete le migliori competenze e professionalità a beneficio della donna nella sua totalità”. Lo afferma l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, commentando la delibera che la Giunta regionale ha approvato, su sua proposta, relativa al funzionamento e alla qualificazione dei Centri di Senologia in Lombardia.
Diagnosi precoce strumento efficace

“La letteratura scientifica conferma che la diagnosi precoce – sottolinea l’assessore Gallera – sia l’azione più efficace nella lotta contro il tumore alla mammella e come i migliori risultati in termini di sopravvivenza, adeguatezza delle cure per stadio di malattia e qualità di vita, siano direttamente proporzionali al numero di casi trattati per centro di cura”.
I parametri

“Il provvedimento regionale stabilisci i parametri in base ai quali l’eccellenza sia il filo conduttore della pratica quotidiana – aggiunge Giulio Gallera – definendo nel dettaglio il funzionamento delle Breast Unit che sono team coordinati e multidisciplinari chiamati a garantire quel livello di specializzazione, dalle fasi di screening sino alla gestione della riabilitazione, in grado di aumentare la qualità delle prestazioni e della vita delle pazienti”.
Le caratteristiche delle Breast Unit

In Lombardia le Breast Unit possono essere di presidio, aziendali e interaziendali, e sono formalmente autorizzate dalla Ats di riferimento, sentita la Direzione Generale Welfare.

I Centri di Senologia lombardi pubblici e privati accreditati e a contratto per appartenere alla Rete regionale ‘Breast Units Network’, devono avere le seguenti caratteristiche:

• garantire elevati livelli di qualità di cura e operare con team multidisciplinari e multiprofessionali;

• garantire adeguati volumi di attività, come indicato dal DM 70/2015, e in, particolare, assicurare 150 interventi di mammella (con un range del 10%), o che, nel caso di volume di
attività inferiore, abbiano ottenuto dalla Ats di riferimento l’approvazione di un progetto operativo di attivazione/potenziamento di una Breast Unit interpresidio o interaziendale, in base alle normative nazionali e regionali vigenti;

• assicurare una numerosità di interventi per singolo chirurgo senologo di almeno 50 interventi/anno;

• erogare percorsi di presa in carico dei pazienti secondo i criteri di qualità definiti nel sistema di monitoraggio regionale, con particolare attenzione al rispetto dei tempi che devono intercorrere tra il sospetto diagnostico, la conferma diagnostica e l’inizio del trattamento.
Il carcinoma mammario

Il carcinoma della mammella costituisce la patologia tumorale più frequente nelle donne. Questa tipologia di tumore figura al primo posto per incidenza sia tra le donne di età inferiore ai 49 anni (40%), sia nella classe d’età 50-69 anni (35%), sia in quella di età superiore ai 70 anni (22%). Il carcinoma della mammella è responsabile del 28% delle morti per causa oncologica prima dei 50 anni, del 20% tra i 50 e i 69 anni e del 14% dopo i 70 anni.
La tendenza

A partire dalla fine degli anni Ottanta si è assistito a una moderata, ma continua, tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario attribuibile da un lato, a una più alta sensibilità ed anticipazione diagnostica, grazie agli screening mammografici e dall’altro, ai notevoli progressi terapeutici che hanno caratterizzato gli ultimi decenni.
Le Breast Unit autorizzate
Centri di Senologia della Rete Regionale

1 Milano Istituto Nazionale dei Tumori
2 Asst di Monza
3 Asst Papa Giovanni XXIII
4 Asst dei Sette Laghi
5 Asst di Lecco
6 Asst di Mantova
7 Asst Ovest Milanese
8 Asst della Valle Olona
9 Asst di Cremona
10 Asst Fatebenefratelli-Sacco
11 Milano Fondazione Irccs Policlinico
12 Asst di Bergamo Est
13 Asst Santi Paolo e Carlo
14 Asst di Vimercate
15 Asst di Lodi
16 Asst Nord Milano
17 Asst Lariana
18 Asst Bergamo Ovest
19 Asst Rhodense
20 Asst Crema
21 Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda
22 Asst della Valtellina e dell’Alto Lario
23 Milano Istituto Europeo di Oncologia
24 Rozzano Istituto Clinico Humanitas
25 Brescia C. C. Poliambulanza
26 Pavia Istituto scientifico Fondazione Maugeri
27 Milano Irccs San Raffaele
28 Istituti Ospedalieri Bresciani
29 Bergamo C. C. Gavazzeni
30 Castellanza C. C. Mater Domini
31 Como ospedale Valduce
32 Monza C. C. Città di Monza
33 Ente unico Multimedica spa
Nuove realtà

Nel corso del 2019, al fine di facilitare e garantire l’accesso ai percorsi di cura dedicati ed integrati ai pazienti in modo omogeneo sul territorio regionale, sono stati sottoposti a valutazione e hanno ricevuto parere favorevole dalle Ats di riferimento, i seguenti progetti di attivazione/potenziamento di Breast Unit interaziendali:

– Irccs San Matteo di Pavia e Asst Pavia;
– Asst Spedali Civili di Brescia e Asst Valcamonica;
– Asst Franciacorta e Asst Garda;
– Asst Melegnano e della Martesana e Policlinico San Donato.
Percorso unico e omogeneo

Le Breast Unit interaziendali sopra menzionate hanno un unico e omogeneo percorso di presa in carico dei pazienti con il riconoscimento di una équipe multidisciplinare che fa riferimento per l’attività specifica ad un unico responsabile.
Le Breast Unit interaziendali, infine, svolgono le attività secondo quanto previsto dai progetti autorizzati dalle Ats di competenza.