𝐒𝐓𝐎𝐏 𝐈𝐍𝐂𝐄𝐍𝐄𝐑𝐈𝐓𝐎𝐑𝐈: 𝐈𝐋 𝐌𝐈𝐎 𝐈𝐌𝐏𝐄𝐆𝐍𝐎 𝐏𝐄𝐑 𝐋𝐀 𝐓𝐎𝐒𝐂𝐀𝐍𝐀

Chiudiamo l’inceneritore di #Montale, così come ogni altro inceneritore: questo il mio impegno per la #Toscana.

E’ ormai ampiamente dimostrato che bruciare i #rifiuti non è la soluzione di un problema ma l’inizio di una moltitudine di problemi estremamente gravi che riguardano la nostra salute.
Emblematica la storia dell’inceneritore di Montale, che abbiamo visitato nei giorni scorsi insieme alla candidata @Silvia Vezzosi ed al portavoce M5S di #Agliana @Massimo Bartoli

Le indagini hanno chiaramente dimostrato che nel territorio sussistono criticità ambientali tali da minare la salute dei residenti: latte materno, polli e pesci contaminati da PCB e diossina ne sono prova; non a caso la cittadinanza locale è stata oggetto di un’indagine epidemiologica inconclusa e inconcludente.

Tutte problematiche che la politica dei salotti buoni di Firenze si è lasciata alle spalle, abbandonando i cittadini di Agliana e Montale al loro destino; in questi anni i comitati che si sono formati per denunciare quanto stava accandendo sono stati per lo più inascoltati.

Attualmente, sulla chiusura dell’impianto converge tutta la politica toscana; però soltanto a parole: nei fatti ci sono molte perplessità, a partire dalla chiusura (prevista nel 2023), per la quale servono 8 milioni di euro di maxi rata finale (più le rate attualmente in essere) per estinguere il mutuo che grava sull’impianto. Per questo servono garanzie che la Giunta Toscana deve dare affinchè non ci siano ulteriori ritardi sulla chiusura prevista.

Non solo: la Toscana deve adottare il nostro protocollo “verde” che mira ad arrivare ad una Toscana a #RifiutiZero entro il 2035.

In ultimo, per l’inceneritore di Montale, deve essere prevista la trasformazione in un impianto alternativo Ecologico per rioccupare i dipendenti e la #bonifica e la messa in sicurezza della discarica di ceneri sepolta sotto il perimetro dell’inceneritore.