1200 uomini e donne hanno lavorato per realizzarlo

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18 piloni e 43 lampioni, uno per ogni vittima, che ogni notte faranno luce sulla città di Genova dal nuovo Ponte San Giorgio.

Da oggi questo ponte sarà il simbolo del lavoro, della creatività e dell’eccellenza italiana. Il simbolo di una ferita che non si rimargina, ma anche di una città e di uno Stato che non si arrendono, anzi che collaborano con le imprese e con tutte le istituzioni coinvolte, mostrando il volto migliore dell’Italia.

Il Ponte San Giorgio è il simbolo di uno Stato che vuole ricucire un rapporto di fiducia con i cittadini, è l’esempio virtuoso di come sia possibile realizzare progetti e infrastrutture eccellenti in tempi brevi e senza sperpero di denaro pubblico.

È il simbolo del riscatto di una città che torna ad unirsi e a credere nello Stato. E con Genova, il Paese intero.

Stefano Patuanelli