25 APRILE. LE SCIENZIATE RESISTENTI

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Rita Levi Montalcini, Alba Rossi Dell’Acqua, Laura Conti e Margherita Hack sono alcune tra le scienziate che hanno militato contro il fascismo

Rita Levi Montalcini (1909-2012) non fu solo una medica da Nobel: aveva conosciuto l’infamia delle leggi razziali e nel 1938, da giovane ricercatrice in neurologia, era stata costretta dal regime fascista ad emigrare in Belgio. Fino all’ultimo ha ritenuto che essere antifascisti fosse un valore sempre attuale perché antifascismo significa mantenere vivi i principi etici contro razzismo e xenofobia.

Alba Rossi Dell’Acqua (1917- 2011) matematica e partigiana, divenne antifascista all’età di 12 anni quando i fascisti fecero irruzione nella casa milanese di suo padre, anarchico impegnato, e gli bruciarono tutti i libri nel cortile. Fu attiva nella Resistenza a Milano e successivamente nella II divisione Garibaldi dell’Ossola. Dopo la guerra, si dedicò all’insegnamento, fu innovatrice e appassionata divulgatrice. Fondò la Scuola Rinascita e fu docente di matematica e fisica al liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Milano.

Laura Conti (1921-1993) è stata partigiana, medica, ambientalista, politica di sinistra, scrittrice e è considerata la madre dell’ecologismo italiano. Nel 1944, entrò a far parte del Fronte della gioventù di Eugenio Curiel, per la sua attività fu internata nel campo di concentramento di Bolzano. Nel 1976 in seguito all’incidente di Seveso, condusse una durissima battaglia come medica contro chi voleva minimizzare il disastro ed eludere responsabilità politiche e civili. Fu tra i fondatori di Legambiente.

Margherita Hack (1922-2013), che ha dato importanti contributi alla ricerca in astrofisica, è stata una convinta antifascista. Una ‘compagna’ impegnata a difendere la laicità dello Stato, i diritti civili, la ricerca, l’università e l’istruzione.
Sara Sesti