Sia D’Alema che Prodi oggi intervengono per dire no a legge #proporzionale

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Sono stati tra i principali artefici della conversione al neoliberismo della #sinistra italiana. Non riescono ad andare oltre lo schema politico-istituzionale che hanno costruito negli anni ’90 rispetto al quale si mostrano nostalgici. Era lo schema che ci ha regalato più di 20 anni di berlusconismo e un centrosinistra che faceva proprie politiche economiche di destra. Ricostruire il bipolarismo con Salvini al posto di Berlusconi è da apprendisti stregoni. Ricordo che nel 1994 se si fosse votato con un sistema #proporzionale Berlusconi avrebbe perso e si sarebbe sgonfiato all’opposizione. Già mi immagino il panico quando l’ultradestra sarà avanti nei sondaggi e gli accorati appelli al solito #votoutile. Prodi tra l’altro spara anche fesserie degne di un cazzaro e la cosa non fa onore alla sua intelligenza e competenza. Dice che un grande paese deve avere una legge maggioritaria. Cita Gran Bretagna e Francia. Fortunatamente evita di citare gli USA che altrimenti dopo Bush e Trump le risate lo avrebbero seppellito. Faccio notare che tutti gli stabili, ricchi e tolleranti paesi del nord Europa hanno leggi proporzionali, pluralismo e stabilità. In Gran Bretagna sono finiti in mano a un buffone come Johnson e in Francia negli ultimi mesi 11 persone sono state uccise dalla polizia negli scontri di piazza. Quelli che hanno imputato al solo Renzi la deriva che ha portato quasi metà degli italiani a non votare più e gli altri in maggioranza a scegliere destra e M5S è conseguenza della strategia che ha caratterizzato il centrosinistra dagli anni ’90. Se l’Italia è il paese che ha fatto più privatizzazioni dell’ Europa occidentale e ha la destra più becera e illiberale lo dobbiamo a questi strateghi che in Unione Europea sono sempre stati alleati del centrodestra neoliberista. Non facciamoci accecare dall’antisalvinismo e battiamoci nel segno della difesa e dell’attuazione della Costituzione. Chi la scrisse ci consentì decenni di progresso sociale e democratico nonostante la guerra fredda. Questi scienziati dai primi anni ’90 a una lunga e inesorabile regressione. Non a caso un politologo ha definito #postdemocrazia quella che ha subito la cura neoliberista dagli anni’ 80. #LaSinistra deve battersi per la proporzionale e la #democrazia.                                                                                                                                                       Maurizio Acerbo