Subito una commissione d’inchiesta sui finanziamenti ai partiti

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Questa volta a finire sotto la lente di ingrandimento dei magistrati di Firenze è la Fondazione Open, nata nel 2012, quando si chiamava Big Bang e serviva a sostenere l’ascesa politica di Matteo Renzi grazie alle donazioni di privati.

È stata chiusa l’anno scorso come raccontava il “Corriere della Sera” in un articolo sull’inchiesta della Procura fiorentina, che aveva iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di traffico d’influenze illecite proprio il presidente della Open l’avvocato Alberto Bianchi.
A metà settembre il suo studio era stato perquisito dalla Guardia di Finanza.

Oggi è successo ancora. Ma stavolta le perquisizioni hanno coinvolto una ventina di case e uffici di finanziatori della Fondazione Open in diverse città d’Italia. Per i magistrati la Fondazione avrebbe agito come articolazione di un partito politico. Si indaga su diverse ipotesi di reato: parliamo di traffico di influenze illecite, riciclaggio e autoriciclaggio.

Di Open si occuperà la Procura. Di chi e come finanzia i partiti si deve occupare il Parlamento. Esiste una questione morale che non possiamo permetterci di ignorare. È ora di dire basta.

Già nella legge “Spazzacorrotti” abbiamo incluso norme sulla trasparenza dei finanziamenti ai partiti e fondazioni collegate, mentre da tempo chiediamo la costituzione di una Commissione d’inchiesta sui finanziamenti ai partiti politici.

È ora che la Politica, quella con la P maiuscola, si assuma la responsabilità di dire agli italiani da dove, da chi e come ottengono i fondi per finanziare convention, campagne elettorali e iniziative nei territori.

Gli italiani hanno il diritto di sapere se chi ha governato l’Italia, i Comuni e le Regioni lo abbia fatto nell’interesse dei cittadini o per arricchirsi in vista della prossima campagna elettorale.
Per anni da Nord a Sud è andato in scena, sempre lo stesso identico maledetto copione fondato sulla logica malata del ‘do ut des’: io ti finanzio la campagna elettorale, tu mi fai un favore, che può essere un aiutino per ottenere un appalto oppure per ottenere un’assunzione.

È ora di vederci chiaro. Il MoVimento 5 Stelle non ha nulla da nascondere.

Vogliamo andare fino in fondo.