Il 5G dovrebbe servire allo Stato per unire e collegare il Paese, come accadde con l’Autostrada del Sole.
Ascoltare i giovani, quelli che studiano e mettono in discussione lo stato dell’arte, è l’unico modo per restare vivi. Solo il mix tra incoscienza dell’età e ricerca fa saltare gli schemi. Purtroppo abbiamo lasciato questo mix piu’ ai privati e alle imprese che al pubblico. Questa invece e’ una grande funzione dello Stato: occorre pero’ una visione e il digitale deve essere parte di questa visione.
La grande fortuna della trasformazione digitale in atto e’ che puo’ non esserci un centro del mondo. Anche i piccoli centri, se avessero, reti, tecnologie e trasporti adeguati, potrebbero consentire a chiunque di fare sul posto quello che si puo’ fare oggi in questo contesto storico.
Il modo in cui il digitale ha fatto irruzione nella nostra societa’ è stato piu’ dirompente dell’introduzione del telaio, del vapore, dell’elettricita’ o dell’introduzione dei computer.
Se non consentiamo ai pacchi di arrivare a Corleone o qualsiasi altra parte d’Italia? con un semplice click, anche con il 5G finisce come per l’alta velocità.
