Sandra Milo in sciopero della fame: «Siamo disperati, Conte faccia qualcosa per noi»

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”Faccio un annuncio: da domattina comincio lo sciopero della fame, per difendere tanta gente disperata, che ha fame. Vogliamo che il governo riceva una delegazione di noi artisti e lavoratori autonomi”. A parlare così, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è Sandra Milo, che oggi è intervenuta nella trasmissione condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro per lanciare questo appello. ”Voglio ringraziare Conte ed il governo per quanto fatto durante per arginare questa pandemia, ma ora necessario che salvino gli artisti dalla fame. Io sono la responsabile nazionale di un movimento politico e culturale di artisti di autonomi e partite iva – ha detto la Milo a Rai Radio1 – e voglio chiedere a Conte se riceve una nostra delegazione per fargli delle proposte in difesa di tutti gli artisti e degli autonomi”. Dal 15 di giugno riapriranno anche cinema e teatri. Lei avrebbe riaperto ora? ”Si, perché c’è una tale disperazione in giro, anche se non se ne parla”.

L’iniziativa di Sandra Milo parte da un dato di fatto. C’è chi la fame, tra la gente dello spettacolo, la sta facendo già da alcuni mesi. Non a caso è partita la distribuzione di pasti caldi al teatro Quirino di Roma. Il cibo è riservato agli attori e alle maestranze in difficoltà economica. Professionisti dello spettacolo ridotti alla fame e abbandonati da tutti. È stato fatto tutto in gran silenzio e con riservatezza, come spiega al TG 3 il condirettore artistico del teatro Guglielmo Ferro. Il teatro fornisce due pasti caldi al giorno ad un centinaio di persone, tutti rimasti in questo momento disoccupati. La maggior parte senza nemmeno i 500 euro dei fondi FES che sono poco più di una vergognosa elemosina. Ci si può prenotare con il massimo riserbo, e venire direttamente a ritirare il pranzo e la cena. In attesa del rilancio vero, che non può essere solo il nome di un decreto.