Coronavirus, suor Smerilli: “Andare verso trasformazione economia”

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La transizione ecologica invece dell’accaparramento irrazionale delle risorse. La cooperazione invece della competizione. Un’organizzazione della società e del mondo del lavoro che bilanci la produttività con il prendersi cura, e che utilizzi molto di più le competenze delle donne. Per suor Alessandra Smerilli sono queste le chiavi di volta che permetteranno all’umanità di fare passi in avanti dopo l’emergenza sanitaria del Covid-19, la pandemia che ha investito l’intero pianeta.
Economista e religiosa salesiana, suor Smerilli, 45 anni, è consigliere di Stato della Città del Vaticano e coordina una task force di economisti all’interno della commissione post-Covid voluta da Papa Francesco, con il compito di elaborare proposte concrete per un’economia del futuro che sia più sostenibile, circolare e inclusiva. L’economista fa parte anche del Comitato di donne per le pari opportunità del governo italiano e ha dedicato il suo ultimo libro a una nuova visione dell’economia a partire dal contributo femminile (Donna economia: dalla crisi a una nuova stagione di speranza, Edizioni San Paolo). “Ci sono capacità che le donne hanno sviluppato più degli uomini, anche per ragioni culturali, che si stanno dimostrando particolarmente adatte ad affrontare i problemi del nostro tempo”, dice nell’intervista a Credere, sul numero da oggi in edicola. “Rinunciare a questo contributo è come guardare la realtà con un occhio solo. Lo si è visto anche nella gestione della pandemia”. La sfida delle pari opportunità è cruciale, secondo l’economista, anche per ripensare a un mondo del lavoro post-Covid: “Durante il lockdown a essere penalizzate sono state soprattutto le donne, molte delle quali hanno dovuto rinunciare al loro lavoro. E questo è un fattore che penalizza l’economia e l’intera società”.
Suor Smerilli anticipa a Credere le iniziative previste per l’anno di celebrazioni in occasione del quinto anniversario della Laudato si’, l’enciclica sul creato di papa Francesco pubblicata il 24 maggio del 2015. “L’obiettivo dell’anno Laudato si’, voluto fortemente dal Papa, è entrare nel concreto della transizione ecologica”, dice. “In questi cinque anni sono partite iniziative in tutto il mondo sulla scia dell’enciclica, ora è il momento di sistematizzarle e renderle replicabili, e di fare massa critica per aumentare l’impatto sulla politica, su chi deve prendere decisioni cruciali e non più rimandabili che riguardano la nostra vita sul pianeta”.