A chi dico grazie? A mio padre Antonio

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L’ho perso quando avevo 14 anni: mi ha insegnato a vivere il calcio con questa passionalità quasi estrema. Sono entrato nel mondo del calcio da bambino e non ne sono più uscito.
Era dirigente della Pontevecchio e all’età di cinque anni ero la mascotte della società, i miei eroi erano i giocatori di quella squadra.
Era un grande tifoso di ogni sport e io mi chiamo Serse come il fratello di Fausto Coppi. Conservo un biglietto che il ciclista mandò a mio padre come ringraziamento per aver messo a me il nome di suo fratello defunto.

La prima cosa che guardo in un giocatore è il suo talento. Se c’è il talento, a tutto si trova una soluzione; purché mi risolva le partite, ovvio.
Il problema vero è che i mediocri hanno sempre detestato il talento, magari pensando che fosse un dono che avrebbero meritato solo loro. Magari perché hanno studiato tanto, si sono laureati col massimo dei voti, oppure hanno incarichi in società di calcio importanti dopo aver frequentato per anni i sottoscala più putridi del calcio nostrano. Invece no, il Padreterno regala questo dono pescando anche negli angoli più bui del nostro mondo.

Io non voglio essere un esempio per tutti. Chiedo di poter essere una persona che sbaglia, che se vuole esultare o urlare deve essere libero di farlo. Poi, i miei errori li pago in prima persona.
I media ti appiccicano un’etichetta e tu non te la togli più. Ormai mi sono rassegnato a un certo stereotipo, alcuni presidenti mi chiamano e si aspettano di trovarsi davanti un orco o uno dei marines.
A volte viene il pensiero che convenga fare di più lo “scemo”. La mia storia è l’esempio del fatto che se nel grande calcio arriva una persona normale che dice ciò che pensa, può succedere il finimondo! Ho fatto la trafila delle categorie inferiori, non ho rubato nulla di ciò che ho avuto, ho lavorato duro eppure a molti sembrava che venissi da Marte… Da un lato agli occhi di alcuni tutto ciò mi ha valorizzato, d’altro canto sono restato mio malgrado un po’ ostaggio del “personaggio Cosmi” che i media avevano creato.»

Ti aspettiamo presto su una panchina Mister!                                                                                               fonte calcio totale facebook