A NAPOLI PER I 10 ANNI DEL MOVIMENTO #Italia5Stelle

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Dieci anni sono un anniversario importante. Un traguardo che ci permette di guardare in avanti ma anche di guardare indietro, a quello che siamo stati capaci di fare insieme. Parlo della sanità e dei risultati che abbiamo portato a casa durante il primo Governo Conte per salvare il nostro sistema sanitario e tutelare il diritto alla salute per tutti.

Innanzitutto il decreto Calabria, che prevede l’assunzione a tempo determinato degli specializzandi al quarto e quinto anno di corso e lo sblocco delle assunzioni a tempo indeterminato per consentire alle Regioni di colmare le gravi carenze di organico negli ospedali. Nel tentativo di risolvere gradualmente l’imbuto formativo, e quindi aumentare i medici specialisti, sono state garantite anche 1800 borse di specializzazione in più (per 8mila borse totali assegnate, che insieme a quelle finanziate dalle Regioni e altri enti sono salite a quasi 9mila).

È nostra la legge che istituisce la Rete nazionale dei registri dei tumori nella quale confluiscono i dati delle singole regioni, al fine di mappare l’incidenza delle malattie oncologiche, valutare le differenze di accesso alle cure e l’efficacia degli screening.

Un altro successo è il ddl contro le aggressioni, appena approvato in Senato, per assicurare ai medici e agli operatori sanitari di poter lavorare in sicurezza. E poi il Sunshine act, per contrastare la corruzione in sanità che oggi ci costa 6 miliardi di euro l’anno. Già approvato alla Camera, introduce l’obbligo di pubblicare sul sito del ministero della Salute tutte le donazioni superiori a 50 euro fatte dall’industria produttrici di farmaci e dispositivi a medici e personale amministrativo, e superiori a 500 euro se destinate alle organizzazioni sanitarie.

Non dimentichiamo il rilancio per l’edilizia sanitaria. Abbiamo aumentato di 4 miliardi il Fondo ex art. 20 portandolo da 24 a 28 miliardi di euro e grazie all’accordo appena raggiunto tra il nuovo Governo e le Regioni avremo altri 2 miliardi nella prossima legge di Bilancio.

E poi 2 miliardi in più nel Fondo sanitario nazionale per il 2020 già confermati dal nuovo Governo. E tante le sfide per il futuro. Per prima cosa aboliremo il superticket di 10 euro sulle ricette per visite ed esami. Mi impegnerò a proseguire il lavoro sulle liste di attesa, avviato dall’ex ministro della Salute Giulia Grillo. Mi concentrerò sulla sanità digitale. Vorrei che i servizi di telemedicina, oggi a macchia di leopardo, vengano implementati, per migliorare l’assistenza e il monitoraggio dei pazienti cronici, ma anche per salvare chi ha un attacco di cuore o un ictus. Va promossa allo stesso tempo l’operatività del fascicolo sanitario elettronico in tutte le regioni e il suo utilizzo da parte dei cittadini. Un altro mio obiettivo sarà superare il commissariamento delle Regioni in piano di rientro, magari attraverso commissariamenti chirurgici, cioè mirati alla soluzione di singole criticità.

Infine, per quanto mi riguarda, vi prometto che cercherò di rispondere a quante più interrogazioni parlamentari possibili perché se oggi ricopro la carica di viceministro della Salute è anche merito vostro e ogni questione sollevata da voi cittadini merita una risposta per quanto di mia competenza.

Pierpaolo Sileri