A PROPOSITO DI YEMEN

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Si è svolta ieri la Conferenza internazionale dei “donatori” per lo #YEMEN. Organizzata congiuntamente da Svizzera e Svezia vi hanno partecipato 36 paesi membri delle Nazioni Unite.
Il conflitto in Yemen rappresenta una ferita profonda per la comunità internazionale con 400000 bambini a rischio malnutrizione e morte e oltre 16 milioni di civili in condizioni di estremo disagio, alimentare e sanitario, il Paese è oggi tristemente noto per attraversare la peggiore crisi umanitaria nel mondo.
“Impossibile chiudere gli occhi o restare inermi di fronte a tanta sofferenza”, questo, il principale focus del dibattito che aveva come obiettivo finale la raccolta di 3, 21 miliardi di dollari da donare in progetti di cooperazione internazionale e assistenza.
Un obiettivo forse troppo ambizioso e comunque mancato, poiché, quanto emerso è un mondo a due velocità tra chi investe nella cooperazione internazionale credendo fermamente nei suoi valori e chi lo ritiene un settore su cui investire poco e niente o addirittura non profittevole. Concetto emerso molto chiaramente, ieri, con una conclusione di raccolta fondi totale, inferiore alla cifra proposta (meno di 1,5 miliardi).
Un settore comunque importante per il nostro Paese che ha contribuito con ben 5 miliardi, aumentando anche di qualche centinaia di euro il plafond a disposizione, di contro però, questo va detto, altri paesi hanno versato molto di più, la Germania per esempio ne ha donati 244,802 evidenziando chiaramente quanto, al di là delle dinamiche interne di ciascun paese, il campo della cooperazione internazionale sia trattato con grande rispetto e attenzione.
Sarò sincera, sono molto rammaricata: mi occupo di Yemen da tanto tempo e sapete di quanto impegno speso per la promozione della risoluzione sullo stop all’esportazione di armi verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Ieri mi sarei aspettata un interesse maggiore da parte del nostro Paese.
Voglio comunque sperare, e, ne sono certa, che i soldi raccolti vengano spesi coscientemente con un occhio di riguardo per i bambini dello Yemen ogni giorno a rischio morte, fame e malnutrizione e accolgo con favore l’appello lanciato da #Oxfam Italia alla Vice ministra Sereni per una verifica di maggiore disponibilità dei fondi stanziati, ritagliando, se possibile, un piccolo spazio nell’agenda politica italiana per portare alla luce quanto sta accadendo in Yemen.
Non chiudiamo gli occhi!

Yana Ehm