A Venezia chiederemo all’Avepa il riconoscimento dello stato di calamità naturale per buona parte del territorio provinciale

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Al termine dei sopralluoghi negli altri territori, valuteremo se chiederlo per l’intera regione». CIA Agricoltori Italiani Veneto registra danni ingenti nelle province di Treviso, Venezia e Rovigo, a causa della coda della perturbazione che ha colpito l’Emilia Romagna e che sta provocando ingenti danni anche in Veneto. Nel Trevigiano la situazione più seria si registra nel bacino del Livenza, che ha rotto gli argini. Grave la situazione anche nel Veneziano: campi allagati a Ceggia, Concordia Sagittaria, Portogruaro, Annone, Pradipozzo e Fossalta di Portogruaro. Il mais è bloccato nello sviluppo per mancanza di azoto, sarchiature e diserbi non effettuati. Le aziende stanno rinunciando alle semine o risemine, sono ormai all’ordine del giorno i cambi di coltura. La soia avrà un mese di ritardo nelle semine e la semina a giugno significa minori produzioni. Ci sono danni alle orticole e al florovivaismo. Compromessi i raccolti di frutta. La barbabietola da zucchero perde nel nord veneziano (450 mm di pioggia) un 20/30% di produzione a causa del ritardato sviluppo e mancato accumulo di zucchero.
«Le previsioni segnalano un miglioramento delle condizioni meteo – concludono i tecnici di CIA – ma il prezzo pagato dall’agricoltura veneta per questa situazione sarà molto alto».