ABI: Associazione Bancaria Italiana, di Giovanni Sabatini (Direttore Generale dell’ABI)

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giovanni sabatini

Tratto da “ Lessico Finanziario “ di Beppe Ghisolfi – ARAGNO Editore

Quando il telegiornale parla dell’economia italiana sentiamo spesso citare alcuni organismi, il cui nome è espresso con una sigla: Confindustria, ABI, Coldiretti, CNA, Confcommercio, ANIA e tanti altri. Sono i soggetti che rappresentano le aziende piccole e grandi impegnate nei diversi settori produttivi: industria, agricoltura, commercio, banche, assicurazioni e così via. In una economia complessa come quella odierna, questi organismi rivesto- no notevole importanza, perché danno voce a milioni di imprese e le rappresentano nei rapporti con le Istituzioni italiane ed europee, con le altre associazioni di imprese, con le associazioni dei lavoratori e dei consumatori contribuendo allo sviluppo economico e democratico del paese. L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, è il soggetto che rappresenta le banche operanti in Italia, è una associazione privata senza fini di lucro, la cui attività è disciplinata dal suo statuto in conformità con le norme della Costituzione e del codice civile. Essa non esercita l’attività bancaria né svolge funzioni di vigilanza o di coordinamento sulle attività dei suoi associati ma li rappresenta e promuove i loro diritti. L’Associazione ha una lunga storia, perché fu fondata nel 1919. Sin da allora svolse numerose attività in campo economico e giuridico, occupandosi anche dei problemi relativi all’esecuzione dei trattati di pace. Durante il ventennio fascista fu progressivamente limitata la sua libertà d’azione, fino allo scioglimento imposto dal regime nel 1937. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, l’ABI venne ricostituita a seguito di un referendum indetto tra tutte le banche italiane. Riprese rapidamente le sue attività e insieme ai suoi associati fu coinvolta in alcune delle vicende più importanti per il Paese e la sua economia, come l’elaborazione della Costituzione, la ricostruzione postbellica e il processo di integrazione europea. Oggi l’Associazione partecipa attivamente ai diversi ambiti in cui si discutono le opportunità ed i problemi dell’economia italiana e internazionale. Con la sua sede di Bruxelles e l’ufficio di rappresentanza a Francoforte, l’ABI è fortemente impegnata nel confronto con le istituzioni europee per contribuire fattivamente alla realizzazione di un mercato finanziario europeo integrato, regolato e competitivo che supporti la crescita e lo sviluppo a vantaggio delle imprese e delle famiglie. Formula proposte per la realizzazione di un mercato libero e concorrenziale, promuove la cultura della sana gestione bancaria e della legalità, la conoscenza e la coscienza dei valori sociali e dei comportamenti ispirati ai principi della corretta imprenditorialità. L’ABI, direttamente e tramite Enti collegati, è impegnata a favorire e sviluppare i processi di innovazione e l’adozione delle nuove tecnologie nel settore bancario proponendo soluzioni per i necessari adeguamenti normativi, la rimozione dei vincoli amministrativi sempre in un contesto di massima sicurezza operativa. L’ABI supporta i suoi associati anche nella formazione del personale bancario con corsi e seminari volti a favorire la comprensione del quadro normativo sempre più complesso e articolato e il rispetto delle regole.
Per raggiungere questi obiettivi l’ABI opera in diversi modi: collabora con molti soggetti – dalle Istituzioni pubbliche agli organismi economici e sociali, fino a diversi Enti e associazioni – per trovare soluzioni alle questioni che interessano il settore creditizio e finanziario; organizza studi e dibattiti sui temi bancari, economici e sociali; promuove l’innovazione normativa nazionale e dell’Unione europea nei campi in cui operano gli associati. Un’attività di grande importanza è il rapporto con le organizzazioni dei lavoratori. L’ABI insieme ai sindacati dei lavoratori del credito elabora i contratti collettivi, ossia quegli accordi che regolano a livello generale i diversi aspetti del lavoro in banca. Un altro elemento significativo è l’impegno per la cultura. Tra le numerose iniziative vale citare l’apertura al pubblico, nel 2015, della biblioteca Stefano Siglienti, per rendere fruibili a tutti migliaia di libri di carattere culturale editi dalle banche italiane, molti dei quali praticamente introvabili. Tra le principali attività volte a far crescere la cultura economica e finanziaria in Italia, l’ABI ha sostenuto la nascita e lo sviluppo della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio. La Fondazione opera per favorire la promozione e la diffusione dell’educazione finanziaria, fondamentale affinché tutti possano esercitare i propri diritti e doveri di cittadini e consumatori in campo economico. In conclusione, per rispondere sinteticamente alla domanda “cos’è l’ABI?” possiamo dire che è l’associazione di rappresentanza delle banche operanti in Italia, impegnata a promuovere “la cultura della legalità, della sana e prudente gestione bancaria, la conoscenza e la coscienza dei valori sociali e dei comportamenti ispirati ai principi della corretta imprenditorialità e di realizzazione di un mercato libero e concorrenziale” nella convinzione che la costruzione di una società migliore sia compito di tutti e di ciascuno.