Intorno alle 22.50, sulla 72ma strada nell’Upper West Side, a New York, si odono alcuni colpi di pistola. La mano armata è quella di Mark David Chapman e la vittima è John Lennon. Il cantante dei Beatles dopo pochi passi si accascia, uno dei cinque colpi gli ha reciso la aorta. Morì poco dopo in ospedale.
Chapman, un malato di mente e fervente cattolico, non tentò di scappare e si autoaccusò dell’omicidio. Ex fan, affermò di aver dovuto punire Lennon perché aveva tradito i suoi ideali e per le sue affermazioni contro la religione, fatte in alcune sue canzoni.
Chapman è in carcere da 30 anni e gli è stata rifiutata qualsiasi attenuazione di pena, come la libertà condizionata.
