Non c’è nessuna emergenza abitativa nell’immobile occupato illegalmente da #Casapound Italia. Secondo la Guardia di Finanza, infatti, i residenti sono tutti soggetti economicamente autosufficienti.
Cade così il castello di menzogne intorno al palazzo di Via Napoleone III, con la Corte dei Conti che a questo punto accerta ufficialmente un danno alle casse dell’Erario di 4 milioni e 600 mila euro.
I magistrati contabili chiedono un risarcimento per danno erariale, per omessa disponibilità del bene e per mancata riscossione dei canoni a carico di nove dirigenti dell’Agenzia del Demanio e del Miur.
Un fatto gravissimo che conferma quanto fosse importante reagire, alzare la testa, portando in aula Giulio Cesare quella mozione (di cui sono stato fieramente primo firmatario), il 29 gennaio scorso, che chiedeva lo sgombero dello stabile.
Siamo partiti da lì, sapendo bene che con quell’atto avremmo alzato un polverone. E ora siamo arrivati alla resa dei conti.
Salvini non ha più scuse. O preferisce continuare ancora a tutelare i suoi ex e futuri alleati?
Giovanni Zannola
