ACCORDO LAZIO-SARDEGNA, TEST A IMBARCHI DA E PER L’ISOLA

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CODACONS: FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE, ORA REPLICARE L’ACCORDO ANCHE CON LE ALTRE REGIONI

L’ASSOCIAZIONE CHIEDE CONTROLLI SISTEMATICI ALLE STAZIONI DI TRENI E BUS E CONTROLLI INTENSIFICATI ALLE FRONTIERE NAZIONALI

DA CONTROLLARE ANCHE I TRASPORTI TRAMITE FLIXBUS, EUROLINES, BUSCENTER, MAROZZI, IBUS, BUSITALIA E LE ALTRE COMPAGNIE DEL SETTORE

Il Codacons accoglie favorevolmente la notizia dei controlli “reciproci” tra Lazio e Sardegna e chiede che tali misure vengano replicate sull’intero territorio nazionale, stipulando immediatamente altri accordi con le altre Regioni italiane. Il tutto, come doveroso, sotto la regia del governo centrale.
La priorità assoluta, a ogni modo, è per l’Associazione quella di uniformare pratiche e procedure su tutto il territorio nazionale, evitando per il futuro protocolli differenziati tra Regioni e difformità locali che non possono che penalizzare gli sforzi profusi nel tentativo di contenere l’epidemia. Una prassi, legata all’adozione di misure particolaristiche e non invece universali, cui in questi mesi gli italiani si sono purtroppo abituati, e che rappresenta la parte peggiore di quell’autonomia regionale che per tanti anni è stata sostenuta e incentivata anche dalle istituzioni nazionali e che in questa circostanza ha rivelato i suoi limiti inaggirabili.
La regia delle operazioni, insomma, deve tornare al governo e agli organi rappresentativi nazionali: in questo senso, il Codacons chiede di inasprire e rafforzare i controlli alle frontiere – in particolare quella orientale, a contatto con il mondo balcanico – come già richiesto da alcuni presidenti di Regione. Se necessario, come opportuno in questi casi, con l’impiego dell’esercito.
L’Associazione, che ha già chiesto di estendere il test rapido sui contagi anche ai porti e alle stazioni (ferroviarie e di autobus a lungo raggio), così da intercettare il maggior numero possibile di casi e ridurre al massimo la diffusione del virus, mette al centro dell’attenzione anche le compagnie di bus a lungo raggio.
Flixbus, Eurolines, BuItalia e tutti gli altri operatori del settore devono essere sottoposti a un attento monitoraggio, proprio per evitare che si creino “falle” nel sistema di controllo e contenimento dell’epidemia, e che il virus possa trovare – attraverso queste “porte” tra l’Italia e l’Europa, oltre che tra le diverse Regioni italiane – il modo di circolare indisturbato.