Aeroporto, Marcheschi annuncia un’iniziativa a Quaracchi: “Finalmente potrete dormire”

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“Sono 50 anni che la Toscana è amministrata dal centrosinistra, se l’aeroporto è fermo forse qualcuno nel Pd dovrebbe farsi delle domande e darsi delle risposte. I sindaci della Piana sostengono la candidatura di Giani ma sono contrari alla nuova pista. Il sindaco Falchi ha fatto chiarezza appoggiando Giani e di fatto cancellando le sue solite promesse. Il candidato Giani per vincere ha bisogno di tutti i sindaci contrari e quindi di fatto ha reso pubblica la sua impossibilità, anche questa stavolta, di fare quello che promette da 30 anni (vedasi il manifesto del “giovane” Giani). E poi hanno anche il coraggio di definire Susanna Ceccardi come una candidata anti-aeroporto. Tacere sarebbe più saggio. In questi anni il progetto per la pista parallela dell’aeroporto di Peretola è stato bocciato da Tar e Consiglio di Stato. Qualcuno, evidentemente, ha sbagliato a più riprese nel presentare i progetti -sottolinea il Consigliere regionale Paolo Marcheschi- I cittadini di Peretola, Brozzi e Quaracchi, dopo anni di promesse stracciate dai sindaci di Sinistra della Piana, hanno l’unica speranza nel Centrodestra per cambiare l’orientamento della nuova pista, potenziando lo scalo di Peretola e liberandosi dall’inquinamento e dal rumore. Chi ha a cuore lo sviluppo della Toscana non può prescindere dal potenziamento degli scali di Firenze e di Pisa, e avrà nel Centrodestra un alleato. Nel centrodestra la posizione è chiara. Nonostante le differenti sensibilità abbiamo trovato una sintesi politica espressa da tutti i partiti e dalla Ceccardi. Almeno questa campagna elettorale fa chiarezza su chi è favorevole e chi contrario alla nuova pista. La toscana governata dal Centrodestra non perderà l’opportunità di avere imprenditori privati che sono pronti a grandi investimenti per potenziare il sistema aeroportuale decisivo per smuovere la statuaria Toscana. La Regione con i soldi pubblici potrà poi concentrarsi sul miglioramento ferroviario fra Pisa e Firenze che è ormai diventata una linea lasciata a se stessa e in mano ai pendolari africani”.