Aggiornamento situazione gestione Coronavirus in Valle d’Aosta

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LA LEZIONE DI STAVA AL FORUM INTERNAZIONALE DI KOBE IN GIAPPONE La lezione di Stava è stato uno degli argomenti trattati nel corso del Forum Internazionale sulla condivisione delle esperienze maturate dopo gravi disastri svoltosi di recente a Kobe in Giappone. Le cause e le responsabilità del crollo delle discariche di miniera di Prestavèl, che il 19 luglio 1985 travolse la Val di Stava causò la morte di 268 persone, sono state spiegate dal prof. Giovanni Tosatti, docente di geologia applicata presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e consulente scientifico della Fondazione Stava 1985 Onlus, che ha illustrato anche l’attività della Fondazione per la memoria, l’informazione, la formazione e la prevenzione di disastri analoghi.Nella foto: La valle di Stava il 19 luglio 1985 Foto: ??Stava, 09 aprile 2010c 970

In modalità streaming da Palazzo regionale, si è svolta la conferenza stampa dedicata a fare il punto delle attività legate alla gestione dell’emergenza COVID-19 sul territorio regionale. Erano collegati con i giornalisti Il Presidente della Regione Renzo Testolin, il Direttore della Protezione civile regionale Pio Porretta e il coordinatore sanitario dell’emergenza Luca Montagnani.

In apertura del punto stampa, il Presidente Testolin ha voluto augurare una pronta guarigione all’Assessore regionale agli Affari europei Luigi Bertschy, risultato positivo al virus, che da mercoledì è in isolamento assieme alla moglie, anch’essa positiva al COVID-19, e alla sua famiglia, in Bassa Valle.

L’Assessore Berstchy e la sua famiglia stanno vivendo quello che hanno attraversato e stanno attraversando molte famiglie valdostane: un momento di grande preoccupazione per la propria salute che è però anche un momento di complessa gestione della quotidianità e del vivere insieme – ha detto il Presidente Renzo Testolin ai giornalisti -.
Per cercare di intervenire in alcune delicate situazioni familiari, che nascono da una impossibilità di convivenza tra il nucleo familiare e il paziente COVID, è stata aperta oggi la struttura di Ollignan che faceva già parte degli edifici inseriti nel Piano emergenza regionale della Protezione civile, sin dall’inizio, poiché la sua conformazione è rispondente alle esigenze sanitarie del momento.

A Ollignan in isolamento i pazienti COVID che non possono rientrare al domicilio
Nell’ambito della gestione dei pazienti COVID, dalla serata di ieri, giovedì 9 aprile, è stato infatti completato da parte della Protezione civile regionale, l’allestimento della struttura della Fondazione Ollignan di Quart, che è stata destinata ad ospitare i pazienti positivi al COVID-19 che devono stare in isolamento terapeutico e che, per diversi motivi, non possono trascorrerlo al proprio domicilio.
La struttura di Quart potrà ospitare fino a 25 pazienti, che possono contare di stanze singole con bagno, ma anche di ampi spazi esterni.

Decreto di revoca delle ulteriori misure restrittive a Pontey
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha comunicato inoltre che, dopo la dettagliata relazione dei dirigenti sanitari competenti e il confronto con l’Unità di crisi, ha predisposto il decreto ridimensionamento delle misure restrittive disposte il 22 marzo scorso per il Comune di Pontey.

La revoca della ‘’zona rossa’’ per Pontey avrà validità a partire dalla mezzanotte di oggi, venerdì 10 aprile. Resta l’obbligo per la popolazione su tutto il territorio comunale all’utilizzo di dispositivi atti a coprire naso e bocca, in occasione di uscite dal proprio domicilio.

Ringrazio la popolazione di Pontey, che ha affrontato, con rispetto e coerenza, restrizioni ancora più stringenti rispetto al resto del territorio, adottate, voglio sottolinearlo, a esclusiva tutela della loro salute. Così come voglio ringraziare il Sindaco che ha sempre garantito un supporto, tecnico e morale, ai suoi concittadini – ha detto il Presidente Testolin – . La situazione epidemiologica in Valle d’Aosta indica che sarebbe molto grave se oggi si allentassero le disposizioni adottate per evitare l’espansione del contagio.

Siamo consapevoli della difficoltà per tutti i Valdostani di evitare gli spostamenti, se non per le ragioni consentite, ma questa resta una necessità imperativa per consentire al nostro sistema sanitario di far fronte alle tante emergenze che ancora si registrano sul territorio. Il mio invito è di stare ancora a casa. Sopportiamo ancora tutti insieme questa semplice situazione, perché questo sacrificio ci consentirà di uscire il prima possibile dall’emergenza e riprendere gradualmente, la nostra quotidianità e le nostre relazioni sociali. La nostra terra sta attraversando una prova senza precedenti, prova che richiede un grande senso di responsabilità e attenzione da parte di tutti.
Sono sicuro che noi Valdostani sapremo superare come sempre con senso civico e unità questo momento e ripartire con tutta la nostra forza.

Il Presidente, in merito alla situazione di Pontey ha aggiunto che una particolare attenzione continuerà a essere posta per la tutela degli ospiti della micro comunità di frazione Lassolaz. Un particolare ringraziamento è stato rivolto dal Presidente Testolin ai volontari della Croce rossa, che si sono adoperati in queste settimane per garantire la fornitura di farmaci a domicilio e dei beni di prima necessità. Un grazie anche agli agenti del Corpo forestale della Valle d’Aosta che si sono adoperati nel controllo, con una gestione attenta e proporzionata alle esigenze del caso.

Progetto MisMi – Modello di salute per una Montagna inclusiva
È di oltre 140 mila euro il fondo che deriva dal progetto europeo MisMi – Modello di salute per una Montagna inclusiva e che sarà orientato a dare una risposta ad un bisogno socio-sanitario urgente del territorio. Dando continuità al progetto stesso, si proseguirà con l’attività di due infermieri a tempo pieno impiegati sul territorio, l’altra servirà a finanziare parte dell’attività di telemedicina con l’acquisto di attrezzature che consentiranno l’assistenza ai pazienti cronici, più che mai isolati e fragili, in termini di diagnosi, cura e follow-up.