Alitalia, attesa per proroga. Conte in campo

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Ancora un giro a vuoto per Alitalia. Come era nelle premesse, dopo i cda di Atlantia e di Fs, alla scadenza della proroga, fissata per ieri, non solo non è arrivata l’offerta vincolante ma nemmeno l’indicazione sulla costituzione del consorzio, di cui pure si era parlato, negli ultimi giorni, come ipotesi ‘minima’. Si apre ora un nuovo capitolo ancora carico di incognite. L’attesa è per l’esito della valutazione dei commissari straordinari che, a valle delle comunicazioni della capofila della cordata, cioè le Ferrovie, trasmetteranno al Mise, per le conseguenti decisioni. Sembrerebbero scontati nuovi tempi supplementari: si parla di due o 3 settimane, fino al 15 dicembre.

Nebbia fitta, dunque, sul futuro di Alitalia anche se ieri a rassicurare arrivano le parole del Premier Giuseppe Conte. “Cc’è una scadenza e alla fine trarremo le valutazioni del caso. Il governo si sta impegnando e si impegnerà per una soluzione di governo industriale. Un salvataggio con le toppe o soluzioni provvisorie lascia il tempo che trova e non offre le possibilità sviluppo che vogliamo offrire al Paese”, ha messo in chiaro, a Milano, il Premier.

Un dossier, quello di Alitalia, sul quale “stiamo lavorando, abbiamo ripreso in mano, ci sta lavorando con il pieno appoggio del governo. Dobbiamo trovare una soluzione” ha incalzato Conte. “Il discorso della compagnia di bandiera non è un problema di immagine ma lo è nell’ambito di politica e coesione sociale” e “se riusciamo a conservare un player nazionale possiamo rafforzare il sistema Italia”.

Intanto, la situazione versa sempre in una situazione di stallo e non ci sono segnali nuovi da parte dei soggetti in partita. A parlare è Delta che “riconferma il suo interesse di lunga data nella partecipazione al rilancio di Alitalia e rimane impegnata a mantenere una forte partnership tra le due compagnie”. E, continua la compagnia Usa, “”il nostro interesse e visione sono stati ben espressi alle Ferrovie dello Stato e al ministro dello Sviluppo economico italiano e siamo preparati a investire fino a 100 milioni di euro per una quota del 10% in Alitalia. Siamo aperti – evidenzia – a lavorare con le altre parti per sviluppare un consorzio di investitori coerente e con la stessa mentalità”.

Sono quei 100 milioni a fare la differenza con Lufthansa che, invece, ha riconfermato di non voler procedere a interventi sull’equity ma ha rilanciato sulla linea, più volte espressa, di una “forte” partnership commerciale. Ma i riflettori sono sempre puntati anche su Atlantia per la quale non si sono verificate le condizioni per aderire al consorzio ma che si dice disponibile a proseguire il confronto. E su Atlantia è arrivato un nuovo attacco di Luigi Di Maio: “I morti del ponte Morandi non si barattano con nessuno. Non sono nella mente dei Benetton, ma sicuramente è un comportamento poco serio. Prima hanno fatto di tutto per entrarci e ora dicono che non ci sono le condizioni”.

Sempre alta la tensione sul fronte sindacale. “Chiediamo al Presidente del Consiglio di confermare gli impegni assunti nei mesi scorsi e di mettere fine allo stallo dovuto alla querelle fra i potenziali azionisti del consorzio di cui Ferrovie è capofila”, dicono le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl TA, che hanno dichiarato per il 13 dicembre prossimo uno sciopero di 24 ore di tutto il trasporto aereo.

“Chiediamo anche – proseguono i sindacati – di conoscere quali nuove attività i commissari possono mettere in campo per ridurre ulteriormente i costi di acquisto di beni e servizi, e per evitare la riduzione della flotta di aeromobili, alcuni dei quali risultano già purtroppo in uscita a breve, senza che ad oggi ne sia prevista la sostituzione”.

E’ “urgente che il Governo ai massimi livelli generi le condizioni per garantire una soluzione industriale che abbia carattere di solidità e continuità e che consenta il definitivo rilancio di Alitalia”, chiede poi la Fnta, la federazione nazionale del trasporto aereo che, “esprime apprezzamento per l’intervento diretto del Premier Prof. Conte che guarda al vettore in chiave industriale e di sviluppo senza condizionamenti dettati dalla scadenza”.