ALLARME INQUINAMENTO ACQUE DEL PO

0
104

INTERROGAZIONE AL MINISTRO COSTA PER PRESENZA PFAS NELLE ACQUE. MA BONACCINI E GAZZOLO INTERVENGANO TEMPESTIVAMENTE

PARMA – “La presenza di Pfas all’interno del Po è un preoccupante campanello d’allarme per la Regione Emilia-Romagna oltre che per tutte le altre Regioni del Nord Italia che sono attraversate dal nostro fiume (Veneto, Piemonte e Lombardia) . A causare preoccupazione è stato il rilevamento di sostanze inquinanti Pfas di nuova generazione riscontrate nelle acque del fiume a seguito di indagini campionarie effettuate dall’agenzia Arpav- bit.ly/2Uoxet1”, lo commentano in una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle Davide Zanichelli e Alberto Zolezzi. Già nel 2013 erano stati trovati Pfas in Lombardia nei corsi d’acqua a nord di Milano.

“L’identificazione dei Pfas ha una soluzione grazie all’università Ca’ Foscari di Venezia che ha sviluppato un test veloce e alla portata di tutti. I ricercatori hanno brevettato un sensore elettrochimico che riesce a misurare la concentrazione di Perfluorottano Sulfonato (Pfos), una delle molecole della famiglia dei Pfas più diffuse e inquinanti. Gli impatti sulla salute per l’accumulo di questi composti sono ancora oggetto di studio, ma le prime ricerche confermano rischi per la salute.

La stazione di rilevamento dei campioni nel fiume Po -spiegano i deputati- si trova in prossimità di Castelmassa (RO), al confine sia con Lombardia che con la nostra regione. A destare allarme il fatto che benché sia stato rilevato un quantitativo della sostanza pari a 80 nanogrammi/litro (bit.ly/2PkrPm4), il tutto fa supporre si possano trovare, a monte, fonti di inquinamento davvero rilevanti.
Così come allarmanti sono le quantità di Pfos (bit.ly/2IqaU0O) individuate sul ponte di Baccanello di Guastalla(RE) nel Crostolo, affluente reggiano del Po”.

“La questione non va minimizzata ma dev’essere assolutamente monitorata e approfondita al fine di individuare le cause e la regione Emilia-Romagna deve fare la sua parte.
Ottimo è stato l’intervento del capogruppo Andrea Bertani per sollecitare la regione in questo senso (bit.ly/2Pfujlv). Ma pretendiamo che Bonaccini e la Gazzolo intervengano senza minimizzare come accaduto per altre criticità ambientali e individuare eventuali siti regionali da cui vengono prodotte ed emesse queste sostanze e scongiurare possibili contaminazioni.

A mia volta- continua Zanichelli- metterò subito al corrente il Governo su quanto sta accadendo interrogando specificamente il Ministro Costa: chiederò che il ministero si attivi per mettere a punto politiche e meccanismi accurati e aggiornati al fine di individuare più facilmente le zone contaminate poiché si tratta di inquinanti che possono costituire un potenziale pericolo per le acque e per la salute dell’uomo”.

“Serve un serio presidio ambientale sul fiume Po per il bene e la salute di tutti i cittadini e serve un impegno concreto anche delle Arpae regionali per l’individuazione precisa dei luoghi dove vengono emesse e sversate queste sostanze”, concludono i pentastellati.