ALLERTA AIFA, “EFFETTI COLLATERALI” SU ALCUNI ANTIBIOTICI: SEI TRA I PAZIENTI COINVOLTI?

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L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha annunciato il ritiro di alcuni antibiotici di uso comune e ha messo in guardia i pazienti riguardo “reazioni avverse invalidanti, di lunga durata e potenzialmente permanenti, principalmente a carico del sistema muscoloscheletrico e del sistema nervoso”.

La comunicazione dell’Aifa riguarda gli antibiotici chinolonici e fluorochinolonici. I medicinali contenenti cinoxacina, flumechina, acido nalidixico e acido pipemidico verranno ritirati dal commercio. Qui la lista dei farmaci ritirati.

L’agenzia ha raccomandato di non prescrivere questi medicinali “per il trattamento di infezioni non gravi o autolimitanti (quali faringite, tonsillite e bronchite acuta); per la prevenzione della diarrea del viaggiatore o delle infezioni ricorrenti delle vie urinarie inferiori; per infezioni non batteriche, per esempio la prostatite non batterica (cronica); per le infezioni da lievi a moderate (incluse la cistite non complicata, l’esacerbazione acuta della bronchite cronica e della broncopneumopatia cronica ostruttiva – BPCO, la rinosinusite batterica acuta e l’otite media acuta), a meno che altri antibiotici comunemente raccomandati per queste infezioni siano ritenuti inappropriati; ai pazienti che in passato abbiano manifestato reazioni avverse gravi ad un antibiotico chinolonico o fluorochinolonico”.

Si chiede inoltre di prescrivere questi medicinali “con particolare prudenza agli anziani, ai pazienti con compromissione renale, ai pazienti sottoposti a trapianto d’organo solido ed a quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi, poiché il rischio di tendinite e rottura di tendine indotte dai fluorochinoloni può essere maggiore in questi pazienti. Dev’essere evitato l’uso concomitante di corticosteroidi con fluorochinoloni”. Inoltre i pazienti vanno informati “d’interrompere il trattamento ai primi segni di reazione avversa grave quale tendinite e rottura del tendine, dolore muscolare, debolezza muscolare, dolore articolare, gonfiore articolare, neuropatia periferica ed effetti a carico del sistema nervoso centrale, e di consultare il proprio medico per ulteriori consigli”.
L’INIZIATIVA CODACONS

Dopo la decisione dell’Aifa, il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma volta ad accertare se siano ravvisabili fattispecie penalmente rilevanti come la frode in commercio (art. 515 c.p.) e immissione in commercio di prodotti pericolosi (d.lgs.206/2015), nonché eventuali responsabilità per omesso controllo a carico delle autorità sanitarie. Inoltre, l’Associazione raccoglie sta inoltre predisponendo un’azione risarcitoria per conto di tutti quei cittadini che, per motivi di salute, abbiano fatto uso dei prodotti incriminati dall’Aifa, allo scopo di far ottenere agli utenti un indennizzo per gli evidenti rischi sanitari corsi.