All’Istituto superiore Caselli, abbiamo partecipato alla presentazione del libro “Belle da non morire”

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Evento patrocinato dal Comune di Siena.
Il libro ha le note poetiche di una canzone: “ Siamo belle da non morire, siamo donne noi. Se ci uniamo, tutte insieme, tutto può cambiar. Siamo belle da non morire, siamo donne noi. Non è un gioco, ma è la vita, è l’amore che ci guiderà”. Sono stati letti brani dei racconti contro la violenza di genere, realizzati dagli studenti dell’istituto Caselli e rappresentate le tavole grafiche illustrative presenti nel libro.
Il tutto nel contesto del progetto PTOF DIS-EGUALI, curato e realizzato da alcune classi del Caselli sul tema delle dis-eguaglianze, con particolare attenzione alla delicata problematica della dis-abilità anche nel territorio senese e alla figura del Garante delle persone con disabilità; figura istituita dal Comune di Siena e rappresentata dal Dr. Flavio Masi.
Il progetto è stato curato dalla prof. Monica Catinelli, referente dei progetti legalità, cittadinanza e Costituzione.

La Polizia di Stato attraverso campagne e progetti ideati e promossi dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, presta speciale attenzione a queste iniziative sul tema della violenza di genere. In questo contesto la pubblicazione del volume “Questo non è amore” edito nel 2018 dalla Polizia di Stato, scaricabile nel sito della Polizia di Stato www.poliziadistato.it.
Frequenti gli incontri effettuati presso istituti scolastici ed Enti su tutto il territorio nazionale e locale.
I progetti, hanno l’obiettivo di superare gli stereotipi e i pregiudizi per diffondere una nuova cultura di genere e aiutare le vittime di violenza a vincere la paura, superare le dis-eguaglianze, rompendo la fitta rete di isolamento e vergona.
Dal novembre 2018 è partita una nuova fase dell’iniziativa permanente cui ha partecipato attivamente anche la Questura di Siena, a livello locale e provinciale, con modalità diverse, nelle piazze e nei centri di aggregazione, con materiale illustrativo e poliziotti specializzati per dare informazioni e per raccogliere le testimonianze di chi, spesso, ha ancora esitazione a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.
E come dice il Capo della Polizia Franco Gabrielli, nella prefazione al volume, la Polizia di Stato vuole continuare ad essere in prima linea perché quel valore di uguaglianza diventi effettivamente autentico e perché ogni episodio di violenza contro una donna è una sconfitta per tutti.