Amanda Lear compie 80 anni: “L’età non mi interessa. L’importante è che sono viva”

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L’età non mi interessa… Ancora adesso i ragazzi mi dicono “quanto sei bella”… Il complimento è lì…. E poi l’importante è che sono viva”. A parlare – in una recente intervista con Maurizio Costanzo – Amanda Lear. Pseudonimo di Amanda Tapp, nasce ad Hong Kong il 18 novembre 1939. Gran parte della sua vita però è avvolta dal mistero. Poco dopo la sua nascita, i suoi genitori si sarebbero separati e Amanda sarebbe stata cresciuta dalla madre a Nizza. La verità sulla sua data di nascita, il luogo di nascita, i nomi e le nazionalità dei suoi genitori e le città in cui è stata cresciuta, tuttavia, costituiscono una questione molto dibattuta dall’inizio della sua carriera. Amanda Lear stessa ha deliberatamente fornito in più occasioni informazioni contraddittorie sulla sua giovinezza L’esordio come modella Intraprese la carriera come modella all’inizio degli anni sessanta, distinguendosi per una certa androginia, che colpì anche il pittore surrealista Salvador Dalí, per il quale posò spesso. Attirò l’attenzione del pubblico nel 1973, dopo aver posato come modella fetish sulla copertina dell’album “For Your Pleasure” dei Roxy Music, grazie alla quale cominciò la storia d’amore con David Bowie. Fu lui, rivelò anni dopo in una intervista, a suggerirle di giocare sull’ambiguità per attirare l’attenzione. “L’ambiguità? È quando la gente normale non riesce a capire bene cosa sei, chi sei – spiega la Lear – Io ho sempre dato l’immagine di una donna aggressiva… Un po’ maschile nell’atteggiamento… E la gente pensava: “una donna non si comporta così… Non è una donna vera. Oggi tutte le donne sono così…”. I suoi primi produttori furono i La Bionda, poi nel 1975 la Lear ottenne grande successo come cantante. Dotata di una voce bassa e sensuale, e forte di un personaggio con un’aura di ambiguità e mistero, raggiunse un notevole successo come interprete di musica Disco in tutta Europa, oltre che in Sud America, Giappone e altri paesi del mondo. Vanta 18 album, più di 50 singoli e circa 15 milioni di album e 25–30 milioni di singoli venduti nel mondo. Poliglotta, spigliata e dotata di notevole intelligenza e ironia, ha inoltre affiancato alla carriera musicale una fortunata serie di partecipazioni a programmi televisivi d’intrattenimento in Italia, Francia e Germania, prima come soubrette poi come conduttrice. Nel nostro Paese esordì sul piccolo schermo nella serata inaugurale di Antennatre, una delle prime televisioni commerciali. Poi partecipò al controverso programma “Stryx” su Rai 2, nella quale lei interpreta un ambiguo personaggio dal nome Sexy Stryx. Nel 1989 fu la volta di “Ars Amanda”, su Rai 3. Il programma, uno tra i suoi preferiti, veniva condotto in un letto, in cui la Lear intervista celebrità e politici, sia italiani sia internazionali. Nel 1998 tornò in tv con “Il brutto anatroccolo”, andato in onda per diverse stagioni fino al 2000. Ha inoltre continuato a dipingere, a scrivere e a dedicarsi alla carriera di attrice. Dal 1981 Amanda Lear vive a Saint-Étienne-du-Grès, vicino ad Avignone, nel sud della Francia. –