Amazzonia in fiamme, Trump offre aiuto a Bolsonaro

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Prendendo le distanze dalle critiche al Brasile che arrivano da altri leader del G7, Donald Trump ha telefonato a Jair Bolsonaro per offrire aiuto in Amazzonia e ribadire la solidità dei rapporti con il presidente di estrema destra brasiliano. “Ho appena parlato con Jair Bolsonaro – ha twittato Trump – le nostre prospettive future di commercio sono molto eccitanti ed i nostri rapporti sono forti, forse più forti che mai. Gli ho detto – ha concluso – che se gli Stati Uniti possono aiutare con gli incendi in Amazzonia, noi siamo pronti a farlo”.

BOLSONARO – Di fronte alle critiche internazionali sull’operato del suo governo il presidente brasiliano Bolsonaro si è difeso sostenendo che “gli incendi boschivi esistono in tutto il mondo e questo non può essere un pretesto per possibili sanzioni internazionali” . “Il Brasile continuerà a essere, come è stato fino a oggi, responsabile della protezione della sua foresta pluviale amazzonica”.

MACRON – Il G7 non lancerà “solo un appello, ma promuoverà una mobilitazione di tutte le potenze qui presenti, in collaborazione con i paesi dell’Amazzonia”. Sono le parole del presidente francese Emmanuel Macron che si esprime così in relazione all’emergenza degli incendi che stanno devastando l’Amazzonia.

MERKEL – “Vedremo come possiamo appoggiare ed aiutare, e al tempo stesso lanceremo un messaggio chiaro affinché si faccia il possibile perché l’Amazzonia smetta di bruciare”. E’ questo l’impegno che si è persa Angela Merkel nel messaggio video settimanale pubblicato poco prima di partire per Biarritz per partecipare al vertice del G7 che, su richiesta del padrone di casa Emmanuel Macron, avrà la vicenda degli incendi in Amazzonia al centro dell’agenda. Merkel ha citato Marcon nel suo intervento affermando che il presidente francese ha ragione quando dice che “la nostra casa è in fiamme, “sottolineando che questa è una cosa su cui non si può tacere.