Anche la Procura di Siena indaga sulle Marocchinate

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Il tema delle violenze perpetrate dal Corpo di spedizione francese nella seconda guerra mondiale, conosciute ormai come Marocchinate, ha avuto ed ha un vasto eco. Da argomento quasi sconosciuto perché bisognava che non uscisse fuori e tenerlo nel cassetto dell’oblio, negli ultimi anni grazie a vari studiosi, libri e all’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, adesso se ne parla quasi quotidianamente. La citata A.N.V.M. nel caso specifico poi svolge, dal suo presidente Emiliano Ciotti e tutti i membri interni, un lavoro incessante di ricerca storica per portare alla luce e far capire cosa sono state le Marocchinate. Lavoro che ha portato presso la Procura Militare di Roma, come molti sanno, a denunciare la Francia per crimini di guerra. Dopo questa premessa doverosa, è notizia di questi giorni che la Procura di Siena sta indagando su un fascicolo riguardante le violenze delle truppe del Corpo di spedizione francese. A tal proposito si ricorda inoltre che queste violenze riguardarono diverse regioni italiane tra cui la Toscana, la zona del senese sino all’Isola d’Elba. Il fatto oggetto della violenza ci fu nel giugno del 1944 nella zona provincia di Siena. Tre militari, di cui due goumiers ed un francese, violentarono ed uccisero una giovane ragazza. Dopo quel tragico fatto, la figlia della vittima ancora vivente che assistette allo scempio, insieme a suo figlio hanno deciso di presentare in Procura una denuncia querela. Le parti lese sono altresì state già sentite dai carabinieri del posto. La famiglia in questa delicata fase è difesa dagli avvocati Paola Pantalone del foro di Firenze e dall’avvocato Luciano Randazzo del foro di Roma, già legale dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate. E’ la prima volta sino ad ora che una procura ordinaria inizia una formale attività di indagine su tale crimini. Il Pubblico ministero che indaga su questo fascicolo è la Dottoressa Valentina Magnini. E’ previsto nei prossimi giorni incidente probatorio. Una domanda viene spontanea: quante denunce come questa non sono state mai presentate? La risposta è banale, tante purtroppo. Si spera che denunce come queste, servano almeno a ricordare le tante migliaia di persone innocenti violentate e ammazzate in modo barbaro.

Ufficio Stampa Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate (ANVM)