Ancora una fake news sul Reddito di Cittadinanza

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Reddito di cittadinanza:

Oggi il quotidiano La Stampa ha realizzato un reportage sui percettori del reddito di cittadinanza a Pomigliano d’Arco, ma i dati riportati non sono corretti!

Il Sindaco di Pomigliano, avversario politico e detrattore del Movimento 5 stelle, intervistato racconta di essersi rivolto all’INAIL per avere informazioni, ma l’Inail non c’entra niente con il Reddito di cittadinanza e il risultato è una montagna di bufale…

Procediamo con ordine e smontiamo pezzo per pezzo tutte le balle riportate al solo fine di screditare questa misura:
I 12 mila percettori del reddito di cittadinanza registrati al Centro per l’Impiego di Pomigliano d’Arco si riferiscono ai comuni di: Pomigliano d’Arco, Acerra, Casalnuovo, Castello di Cisterna, Sant’Anastasia e Volla. Quindi i 12 mila percettori sono da rapportare alla popolazione totale dei 6 comuni che è di circa 208 mila abitanti e non solo del Comune di Pomigliano. Ne consegue che i percettori di reddito di cittadinanza registrati al cpi di Pomigliano d’Arco sono circa il 6% della popolazione. Dispiace che chi scrive di politiche del lavoro e di un tema così delicato non abbia avuto l’accortezza di chiedere quali Comuni siano serviti dal Cpi di Pomigliano d’Arco o di fare una semplice ricerca su internet dove si evince chiaramente il bacino d’utenza dei Cpi in Campania.

Inoltre non è vero che mancano ancora i decreti per i progetti di pubblica utilità che i comuni possono attivare!
La normativa per i progetti utili alla collettività dei comuni è stata firmata dal Ministro il 22 ottobre scorso, e non è di nuovo l’Inail l’ente preposto all’attivazione dei Puc!

Anche sui navigator in Campania si riporta una notizia ormai superata. La Regione Campania ha dato il via libera all’avvio delle attività dei navigator il 17 ottobre scorso.

Infine si riporta erroneamente che in Campania ci siano già 654 precari di Anpal Servizi che lavorano nei centri per l’Impiego. Anche in questo caso c’è un problema di numeri. I precari di Anpal Servizi che lavorano nei centri per l’Impiego sono 54 e non 654.