Andrea Orlando, istruzione e carriera politica

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Il Presidente del Consiglio Mario Draghi e la sua squadra di ministri, composta da un misto di figure tecniche e politiche, ha prestato giuramento dinanzi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra i politici entrati a far parte del team del nuovo esecutivo, vi è Andrea Orlando, afferente alla compagine del Partito Democratico e insignito della carica di ministro del Lavoro.
Chi è Andrea Orlando, ministro del Lavoro

Andrea Orlando, nato nel 1969 a La Spezia, non è estraneo a ricoprire incarichi di governo di prestigio.

Nel 1989, dopo aver conseguito la maturità scientifica, l’attuale ministro muove i primi passi nel mondo della politica a soli vent’anni. In questo periodo, infatti, viene scelto come segretario provinciale della Federazione giovanile comunista italiana (Fgci).

Nel 2007, invece, dopo aver militato tra le fila del PCI, del PDS e del DS, entra a far parte del Partito Democratico, allora guidato da Walter Veltroni. Il 14 novembre 2008, poi, viene nominato portavoce del PD nella segreteria nazionale del segretario del partito.
L’adesione politica al Partito Democratico

Nel corso delle politiche organizzate nel 2008, Andrea Orlando viene eletto alla Camera dei Deputati per il PD, nella circoscrizione Liguria. Durante la legislatura, viene nominato membro della Commissione parlamentare antimafia e della Commissione Bilancio.

In occasione delle elezioni politiche del 2013, il politico dem viene candidato alla Camera dei Deputati in qualità di capolista del PD, in relazione alla circoscrizione Liguria.

Nel 2017, cerca di conquistare il titolo di segretario del Partito Democratico, decidendo di candidarsi contro l’attuale leader di Italia Viva, Mattero Renzi, uscendo tuttavia sconfitto dal confronto.

Successivamente, il 17 aprile 2019, l’attuale segretario del PD, Nicola Zingaretti, nomina Andrea Orlando vicesegretario del partito.