Andreotti, Berlusconi, Crosetto: l’ABC della Prima e Seconda Repubblica “viste da vicino” da Beppe Ghisolfi

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Per il “gigante di Marene” il banchiere scrittore nel proprio best Sellers (già ora su Amazon, dal 15 in libreria) profetizza: “Ministro in un futuro Governo? Un bene per l’Italia”

Andreotti, Berlusconi, Crosetto. ABC, non soltanto un ordine alfabetico ma la sequenza della Prima e della Seconda Repubblica, “”Viste da vicino” da Beppe Ghisolfi, banchiere e scrittore, nel proprio più recente best sellers edito da Nino Aragno e già adesso ordinabile online su Amazon e IBS e nelle librerie fisiche sotto casa dal 15 settembre.

Tra i Visti da Vicino non sarebbe potuto mancare Lui, il Divo Giulio: “Lo incontrai – ricorda Ghisolfi – in un convento dove aveva tenuto una conferenza agli esponenti democristiani del luogo. Erano gli anni del processo ma Andreotti non aveva perso il suo humor”. Andreottiani in Piemonte e nella Granda, ricorda l’Autore che all’epoca dirigeva Telecupole e il suo TG4, erano Vito Bonsignore a Torino, Carlo Baldi, Natale Carlotto e Giovanna Tealdi nel Cuneese: “Chiesa, Coldiretti e Partito consentivano alla DC di superare il 40 per cento dei consensi e di conquistare incarichi nazionali che venivano assegnati a Giuseppe Pella, Adolfo Sarti e Francesco Mazzola”.

Il passaggio dalla A alla B è anche dalla Prima alla Seconda Repubblica, coincisa con la discesa in campo di Silvio Berlusconi: “La prima volta che lo intervistai fu subito dopo l’alluvione del 1994 – ricorda Ghisolfi nel proprio libro – Il Presidente atterrò a Levaldigi con i suoi collaboratori con i quali ebbi subito una vivace discussione. A dare retta a loro, non c’era assolutamente tempo per una intervista. (…). Silvio Berlusconi, a differenza del suo entourage, trovò il tempo per rispondere alle mie domande e anche di scambiare quattro chiacchiere con assoluta tranquillità”. Ghisolfi ricorda anche l’incontro avvenuto con il fratello di Silvio, Paolo Berlusconi editore de Il Giornale, e di entrambi elogia l’affetto che avevano nei confronti dei loro genitori e della loro mamma. “Potenti, ricchissimi, discoli? Io – conclude l’Autore – li ho sempre trovati generosi, educati, affabili”.
In Piemonte, Seconda Repubblica (forse anche Terza) porta alla lettera C di Crosetto Guido. “Uno dei politici più brillanti in Italia – esordisce su di lui l’Autore – dopo la militanza nella DC è stato tra i fondatori di Forza Italia (…) Attualmente è il vice di Giorgia Meloni e tutti pensano, a ragione, che quando la “ducetta” tira fuori qualche buona idea, il suggeritore sia lui”. Profetizza Ghisolfi: “Nulla di più facile trovarcelo ministro in un prossimo ministro, e sarebbe un bene per l’Italia”.