Aperta un’ inchiesta sui morti della casa di riposo: già 28 le vittime

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PADOVA – La procura di Rovigo ha aperto un fascicolo sulla casa di riposo Scarmignan di Merlara, dove dall’ inizio della pandemia sono state registrate 28 vittime a causa del Coronavirus in poco più di due settimane. È proprio di ieri l’ ultimo decesso registrato: Giovanni Crivellaro, 83 anni, di Medaglino San Fidenzio. Allo stato attuale ci sono 44 anziani e ne risultano positivi 25; anche la metà degli operatori, 24 su 45, sono positivi e in quarantena. La casa di riposo di Merlara è quella che ha avuto più vittime e contagi fra tutti gli istituti padovani, tanto che l’ Esercito qualche settimana fa ha mandato i suoi infermieri in sostituzione di quelli in quarantena. La Procura ha deciso di andare a fondo in merito alla gestione dei malati e dei positivi e ha affidato al Nas il compito di accertare il rispetto dei protocolli e delle circolari via via emanate dalla Regione alle case di riposo per contenere il contagio. Il fascicolo aperto in procura è senza ipotesi di reato e senza indagati. Oltre a quello di Merlara ieri ci sono stati altri quattro morti per Coronavirus. All’ ospedale di Cittadella sono mancati un 77enne di Campodarsego e un 65enne di Pieve del Grappa (Treviso). All’ ospedale di Schiavonia, nella notte tra mercoledì e giovedì, è deceduta Luciana Pasinato, 86 anni, ospite della casa di riposo di Cittadella e originaria della frazione di Facca. Anche il centro anziani di Cittadella ha perso un’ ospite, si tratta di Bruna Piotto, 91 anni, spirata in struttura. I DETTAGLI Scende sempre di più il contagio, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 48 nuovi casi. Il quadro emerge dai bollettini di Azienda Zero, emessi ieri e mercoledì sera. In totale i casi di Coronavirus in provincia di Padova sono 3.555. I padovani positivi sono 2.302 mentre i guariti sono 1.064. Ieri 111 nuovi soggetti sono risultati negativi a due tamponi di fila. Cala drasticamente il numero di soggetti in isolamento domiciliare, nelle ultime ore sono uscite dalla quarantena 1.654 persone su tutto il territorio padovano. Ad oggi risultano in isolamento 3.228 soggetti. Migliora la situazione anche negli ospedali. In Azienda ospedaliera sono ricoverati in reparto 73 pazienti (-13), stabili i 17 in rianimazione. La contrazione si nota anche a Schiavonia, dove si contano 108 degenze in area non critica (-9) e sette in terapia intensiva (-2). Nella casa di cura Villa Maria a Padova i pazienti assistiti in area non critica passano da 10 a 7. Continua lo screening nelle trentanove case di riposo padovane che accolgono 5.380 ospiti. Di questi 2.192 sono stati sottoposti al test rapido e 2.491 al tampone orofaringeo. Sono risultati positivi al Coronavirus 442 anziani, che corrispondono all’ 8,2% del totale degli ospiti. Di questi ne sono stati ricoverati 45. Sono 91 le vittime dell’ epidemia all’ interno delle strutture per anziani. Spostando l’ attenzione sul personale sanitario: su 4.753 lavoratori diretti e indiretti, 353 hanno fatto il test rapido mentre 4.228 sono stati sottoposti al tampone. Hanno contratto il Coronavirus 183 operatori, cioè il 3,9%. In questi giorni ha preso il via la campagna di screening anche nelle strutture residenziali per disabili e nei centri di psichiatria e salute mentale. Due i casi di positività finora riscontrati nei due istituti per disabili monitorati dall’ Ulss 6. L’ INDAGINE Sul caso dei contagi e dei decessi registrati presso l’ Rsa Istituto Configliachi e Casa Breda, ieri il Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Padova, in cui si chiede di estendere le indagini e di procedere per il reato di epidemia e omicidio plurimo doloso con dolo eventuale. «Quanto accaduto nelle case di riposo non può ritenersi una epidemia casuale, ma è una vera e propria strage afferma l’ associazione . Anziani, persone invalide, non autosufficienti, i più fragili tra i fragili che avrebbero dovuto essere al sicuro, sono venute a contatto col virus che, in molti casi, ha aggravato le loro condizioni conducendoli alla morte». Queste le motivazioni che hanno portato il Codacons ad agire legalmente. Sia la struttura di via Chiesanuova che l’ istituto Breda di Ponte di Brenta sono sotto la medesima direzione. La scorsa settimana la procura ha aperto un fascicolo su due decessi avvenuti al Configliachi. Gli anziani al centro della denuncia sono morti a fine marzo e le due famiglie denunciano opacità