Articolo Uno Toscana: no uomini soli al comando, Giani chiarisca

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Le dichiarazioni dei giorni scorsi fatte dal Candidato alla Presidenza della Regione Toscana Eugenio Giani, in merito all’impiantistica per il trattamento dei rifiuti, ci costringono ad aprire una riflessione su come vogliamo condurre questa campagna elettorale, di per sé anomala, in vista delle consultazioni regionali. Per la prima saremo infatti costretti ad una campagna nel pieno dei mesi estivi, quando l’attenzione della cittadinanza non sarà sicuramente al massimo.
Una campagna inoltre che, causa l’epidemia cha ha colpito l’intero globo terrestre, non potrà svolgersi come di consueto attraverso grandi iniziative con partecipazione di cittadinanza, comizi, riunioni, assemblee. Ci vedrà costretti, in altre parole, ad uno sforzo di fantasia attraverso l’utilizzo massiccio delle nuove tecnologie, dovendo rinunciare al contatto diretto con la popolazione, modalità che rappresenta l’anima stessa della partecipazione politica.
Per noi la scelta del centro-sinistra è una scelta strategica che non può essere rimessa in discussione. E’ tanto strategica infatti che pur di sostenerla abbiamo dovuto accettare la scelta di un Candidato che non abbiamo contribuito ad individuare. Tuttavia, siamo persone serie, e non rimettiamo in discussione la parola data e gli accordi raggiunti. Occorre però che la nostra serietà e il nostro senso di responsabilità sia ripagato con altrettanta lealtà e disponibilità al confronto.
Perché una cosa è certamente chiara: che la coalizione che si è composta è fatta da diversi. Diversi per impostazione politica e per priorità programmatiche. Quindi una coalizione che per vincere e convincere ha bisogno di un confronto continuo e della continua ricerca di punti di mediazione rispetto ad alcune scelte di fondo: sicuramente quelle che hanno una valenza strategica tale da impegnare la Toscana anche per gli anni futuri.
La programmazione delle politiche energetiche e delle politiche per la gestione dei rifiuti rientrano certamente tra queste. L’impianto ENI che è in progettazione a Livorno è ancora un progetto sconosciuto. Noi vogliamo affrontarlo senza approcci ideologici, ma alcune risposte meritano di essere date. Quale tipo di tecnologia utilizzerebbe questo impianto? Siamo certi che sia più avanzata e mano impattante ed inquinante di quella degli attuali termovalorizzatori?
Inoltre: perché la scelta del sito di Livorno? Perché a realizzarlo deve essere un soggetto privato? Questo impianto sarebbe sufficiente da solo a risolvere il problema dei rifiuti per tutto il territorio regionale? Quali compensazioni potrebbe avere allora il territorio che si fa carico della risoluzione di un problema generale? Quale ricchezza lascerebbe alla Città? Che ne sarà dei lavoratori che operano sull’attuale impianto di termovalorizzazione?
Come si capisce sono temi che non possono essere affrontati con dichiarazioni estemporanee, ma che richiedono seri approfondimenti. Così come seri approfondimenti sono necessari per riflettere più in generale su quale tipo di società vogliamo costruire per il dopo-covid. Il modello di sviluppo che ha caratterizzato la Toscana in questi ultimi anni deve essere profondamente rivisto, proprio alla luce degli effetti dell’epidemia.
Pensiamo in particolare alla città di Firenze. E’ evidente che un modello basato solo sullo sviluppo di un turismo invasivo legato solo alla produzione di ricchezza derivante in larga parte dalla rendita è un modello che deve essere superato. Insistere su questo modello, simboleggiato dal raddoppio della pista aeroportuale di Peretola, significa non aver capito la debolezza intrinseca di un’economia fondata su un solo motore di sviluppo.
Allora occorre che la coalizione di centro-sinistra sappia rispondere a questa situazione cercando di essere all’altezza del compito che la storia ci ha messo davanti. Per questo motivo abbiamo chiesto con forza a Eugenio Giani di riunire al più presto l’alleanza. Non è più tempo di uomini soli al comando. E’ tempo di un lavoro collettivo che rifugga ogni personalismo e che dimostri che il centro-sinistra può candidarsi a vincere le elezioni.
Può farlo perché meglio di altri (la destra) è stato capace di cogliere le novità profonde che la crisi ha determinato e di capire che non sarà sufficiente un ritorno al passato per essere credibili ed affidabili. La posta è il disegno di una società nuova, più libera e più giusta, anche in Toscana, dove le diseguaglianze vengano affrontate in ottica di superamento delle differenze. Giani si faccia carico di questa esigenza e dimostri con i fatti di essere l’Uomo giusto per questa stagione.
Da parte nostra, noi di Articolo UNO siamo impegnati nella costruzione di una lista che riesca ad unire la cultura progressista ed ecologista con le numerose esperienze civiche che hanno caratterizzato la vita democratica della nostra regione negli ultimi anni. Crediamo che una lista siffatta possa ambire a rappresentare il mondo variegato della Sinistra in Toscana, una Sinistra di Governo, che non vuol limitarsi alla denuncia, ma che voglia guidare i processi di cambiamento.
Per questo invitiamo i nostri compagni di viaggio a rompere ogni indugio. Noi siamo certi che ci siano le condizioni per realizzare una lista che sia in grado di rappresentare, sia graficamente, sia nella scelte delle candidature, tutte le esperienze che la comporranno, quella progressista, quella ecologista e quella civica. Una lista che sia anche in grado di ottenere un ottimo risultato e che possa aprire una lotta per l’egemonia culturale e politica anche all’interno del centro-sinistra.
Simone Bartoli

Segretario Articolo UNO Toscana